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Anniversario della Guardia di Finanza: ad Agrigento eseguiti 910 interventi nei primi 5 mesi

Si è svolta oggi, 23 giugno, la celebrazione del 234° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza di Agrigento.

La cerimonia si è avolta a carattere interno presso il Comando provinciale di via Atenea. L’evento è stata occasione per fare il punto della situazione con riferimento all’attività di contrasto all’evasione fiscale, agli illeciti nel settore della spesa pubblica a valere sul bilancio locale, nazionale e comunitario e, da ultimo, all’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto socioeconomico locale.

Né va sottaciuto l’impegno profuso nell’azione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese. L’attività di polizia economico-finanziaria oggettivamente costituisce lo strumento privilegiato per rilanciare lo sviluppo del Paese e, contemporaneamente, la via obbligatoria per ripristinare le condizioni di legalità e solidarietà sulle quali si fonda il patto sociale tra Stato e cittadini.

Nei primi cinque mesi del corrente anno, i Reparti della provincia di Agrigento hanno proseguito gli sforzi nei quattro fondamentali obiettivi strategici, eseguendo complessivamente 910 interventi, comprensivi sia delle attività di iniziativa, che di quelle su delega della Magistratura ordinaria e contabile (n. 190 deleghe d’indagine, a 44 delle quali é già stato dato riscontro).

Come da prassi ormai consolidata, l’aspetto peculiare della maggior parte dei controlli e delle indagini è quello della trasversalità operativa tra le diverse materie, cioè l’approccio investigativo che, nell’ambito dello stesso “filone” d’indagine, cerca di prendere in considerazione più aspetti di illiceità.

In particolare: per quel che riguarda il primo obiettivo strategico del Corpo, ovvero il contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, spiccano, da un lato, l’individuazione di 19 soggetti totalmente sconosciuti al fisco, e, dall’altro, la segnalazione, alle Procure della Repubblica competenti, di 27 responsabili di reati fiscali e la scoperta di 17 lavoratori irregolari o in nero presso le ditte controllate.

L’attività ispettiva in materia fiscale è consistita in: n.158 interventi cc.dd. “tradizionali” (verifiche e controlli fiscali); oltre 1200 controlli degli obblighi strumentali (ossia quelli “ricevute e scontrini”), di cui 350 (cioè, quasi il 29%) hanno avuto esito irregolare; circa 500 controlli sulla circolazione delle merci e sui prodotti sottoposti ad accise, con la segnalazione all’Agenzia delle Entrate di una base imponibile di circa 35 milioni di euro.

Nel complesso essa si è tradotta nella segnalazione all’Agenzia delle Entrate di una base imponibile sottratta alla tassazione di circa 35 mln. di euro. Inoltre, tutta l’attività ispettiva a tutela delle entrate di bilancio è spesso sfociata nella denuncia dei contribuenti per reati fiscali (quelli contenuti nel Decreto legislativo n.74 del 2000), con particolare riferimento all’obbligo di presentazione della dichiarazione, all’emissione ed all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed all’occultamento o alla distruzione della contabilità aziendale.

In molti di questi casi, a tutela del credito erariale, è stata avviata la procedura di sequestro “per equivalente”, consistente nel sequestro di beni per un valore corrispondente agli importi frutto di evasione; tale procedura ha portato, dall’inizio dell’anno ad avanzare proposte di sequestro all’A.G. per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro;
Relativamente al secondo obiettivo strategico del Corpo, ovvero la tutela della spesa pubblica, i numeri conseguiti dalle Fiamme Gialle nella provincia di Agrigento si riferiscono ai contributi che a vario titolo l’Unione Europea, lo Stato, e gli Enti Locali erogano a sostegno delle imprese e dei cittadini. Tali attività sono state orientate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode e cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionali e comunitari, quanto al contrasto di più diffusi fenomeni illeciti che attengono all’accesso a forme di agevolazione previdenziali ed assistenziali indirizzate a sostegno delle “fasce più deboli”.

In particolare: nel settore dei fondi strutturali sono stati controllati contributi per circa 75 mila euro per la parte indebitamente percepita e sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria ed agli Enti erogatori 5 soggetti
responsabili; nel settore della politica agricola e della pesca, sono stati controllati contributi per circa 27 mila euro, dei quali oltre 21 mila euro indebitamente percepiti, con n. 1 soggetto denunciato alla competente Autorità Giudiziaria ed agli Enti erogatori per la sospensione del finanziamento e la restituzione di quanto già percepito;  nel settore della spesa previdenziale sono stati controllati contributi per oltre 1 mln euro, dei quali 943 mila euro euro indebitamente percepiti, con n.190 soggetti responsabili denunciati alla competente Autorità Giudiziaria ed agli Enti erogatori per la sospensione e restituzione dei finanziamenti; nel settore dell’anticorruzione sono stati denunciati n. 26 soggetti, di cui 20 pubblici ufficiali per essersi impossessati di somme di denaro per circa 300 mila euro nell’esercizio delle loro funzioni (peculato); nel settore delle prestazioni sociali agevolate (P.S.A.) sono stati effettuati
9 controlli, di cui 7 irregolari e 6 soggetti denunciati all’A.G.; nel settore dei Ticket Sanitari, sono stati controllati 10 soggetti, tutti con esito irregolare; nel settore della responsabilità amministrativa degli enti, sono stati accertati danni erariali per oltre 1 mln di € e 2 soggetti denunciati; nel settore a tutela del monopolio statale del gioco e delle scommesse sono stati eseguiti 17 interventi, di cui 8 irregolari, con la verbalizzazione di n. 32 soggetti ed il sequestro di n.11 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento.

Relativamente al terzo obiettivo strategico del Corpo, ovvero il contrasto alla criminalità economico-finanziaria, spiccano le investigazioni nei confronti della criminalità organizzata portate a termine nel 2016 con l’esecuzione di importanti provvedimenti ablativi: in via preventiva, a fronte delle 622 richieste pervenute dalla Prefettura sono stati svolti circa 500 controlli in materia di certificazione antimafia – necessaria a tutte le aziende che vogliano partecipare a gare pubbliche di appalto – nei confronti di circa 900 soggetti, mentre, in chiave investigativa e repressiva sono stati eseguiti n. 4 accertamenti patrimoniali che hanno riguardato n.21 persone. In particolare sono stati effettuati sequestri di beni mobili, immobili, valute e titoli, per un valore complessivo pari a circa 700.000 €, ai sensi della vigente normativa antimafia; sono state avanzate all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 1,9 milioni di euro; sul fronte del contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale, i Reparti hanno eseguito 50 controlli ai clienti di Money Transfer, di cui 17 su attivazione del C.A.S.A. (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo), nel corso dei quali sono stati identificati n. 78 soggetti, di cui 62 extracomunitari, con 1 denunciato a piede libero; nel settore della sicurezza in materia di circolazione del contante e degli altri mezzi di pagamento sono stati eseguiti 9 interventi, nel corso dei quali sono stati verbalizzati 9 soggetti e 2 denunciati a piede libero, nonché sequestrati oltre 7 mila euro; nel settore del contrasto al riciclaggio è stata denunciata una persona all’esito di articolate indagini finanziarie, con contestuale proposta di sequestro per 50 mila euro; nel settore dei reati fallimentari e concorsuali sono stati effettuati 3 interventi nel corso dei quali sono state accertate distrazioni di beni pari a circa 300 mila euro, nonché sequestrati beni circa 17 milioni di euro, con 5 persone denunciate per reati di bancarotta fraudolenta; nel settore dei reati societari e bancari, sono stati complessivamente eseguiti 3 interventi, nel corso dei quali sono stati denunciati 9 soggetti.

Da ultimo, relativamente al quarto obiettivo strategico la Guardia di Finanza di Agrigento si è occupata di altre forme di illiceità altrettanto insidiose rilevabili all’esito di mirata attività di controllo del territorio attraverso l’impiego di pattuglie su strada. In particolare: nel settore antidroga è proseguito il piano provinciale “White Truffle”, con l’effettuazione di plurimi servizi preventivi, nel cui ambito, con gli oltre 35 interventi effettuati dai dipendenti Reparti, sono stati complessivamente sequestrati 1.365 gr. di sostanze stupefacenti di vario tipo, tratti in arresto 3 corrieri – di cui 2 in flagranza -, denunciati all’A.G. 8 soggetti, nonché segnalati amministrativamente alla Prefettura n.20 soggetti; nei settori della “sicurezza prodotti”, della “lotta alla contraffazione” e della “tutela del made in Italy”, in 18 interventi sono state denunciate per contraffazione 16 persone, sequestrati circa 3.500 prodotti, o perché falsi (contraffatti) o perché ritenuti pericolosi per la salute, nonché circa 855 Kg di prodotti agro-alimentari non genuini; sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina è proseguito lo sforzo congiunto dei Reparti del Corpo, Ordinari ed Aeronavali, dislocati a Lampedusa e sull’isola maggiore: esso è consistito nel concorso, da parte delle Fiamme Gialle, da un lato, alla vigilanza presso i centri di accoglienza di Lampedusa e di Siculiana e, dall’altro, al soccorso in mare dei migranti che attraversavano il Canale di Sicilia su imbarcazioni di fortuna; nell’attività di controllo del territorio, sono state impiegate 132 pattuglie, destinate tanto ai controlli su strada, quanto al concorso al mantenimento dell’ordine pubblico, in occasione di talune situazioni più “calde” (come, ad esempio, la demolizione di immobili dichiarati abusivi).

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