Anche ad Agrigento la Polizia di Stato celebra il 168esimo Anniversario della sua Fondazione
Oggi, 10 aprile 2020, la Polizia di Stato celebra il 168° Anniversario della sua Fondazione.
Attesa l’emergenza sanitaria in corso, la ricorrenza è stata celebrata in forma simbolica con la sola deposizione da parte del Questore, alla presenza del Vice Prefetto Vicario, di una corona di alloro innanzi alla Lapide in memoria dei Caduti della Polizia di Stato.
L’attuale condizione storica, che sta mettendo a dura prova l’intero pianeta, ha richiesto un impegno straordinario della Polizia di Stato, chiamata a vigilare sull’osservanza delle misure di contenimento del contagio da coronavirus, ma anche a sostenere i soggetti più deboli, con quotidiani gesti di attenzione, secondo il motto “Esserci sempre” che da anni caratterizza la vicinanza della Polizia di Stato ai cittadini e la sua vocazione alla prossimità.
Il compito di controllo e vigilanza affidato oggi alla Polizia di Stato, volto ad evitare il diffondersi ed il propagarsi dell’epidemia e ad assicurare il rispetto delle disposizioni adottate a tutela dell’incolumità e della salute pubblica, si aggiunge alle ordinarie attività istituzionali di contrasto alla criminalità comune e organizzata, alla gestione del fenomeno migratorio, al controllo del territorio e alla tutela dell’ordine pubblico.
Anche in questo difficile momento, desideriamo rendere partecipe la cittadinanza sugli importanti risultati raggiunti, frutto del costante impegno delle donne e degli uomini della Polizia di Stato di tutte le articolazioni della Questura, dei Commissariati distaccati e delle Specialità della provincia.
In tale ambito, incessante è stata l’attività di contrasto alla criminalità comune e organizzata, che si è concretizzata in numerose operazioni di polizia giudiziaria. Tra queste, si cita per la sua importanza, l’operazione della locale Squadra Mobile, condotta con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che ha portato all’arresto di tre cittadini extracomunitari, ritenuti i promotori di una associazione a delinquere dedita alla gestione di un centro di prigionia collocato in Libia. Gli stessi si erano resi responsabili del sequestro di migranti, che venivano privati della libertà personale e sottoposti a sistematiche vessazioni e atrocità al fine di ottenere dai loro congiunti il versamento di somme di denaro. Tale indagine ha permesso di contestare per la prima volta dalla sua introduzione nel codice penale italiano, il reato di tortura commesso da stranieri all’estero e ai danni di cittadini stranieri.
Numerose sono state, inoltre, le operazioni condotte nella repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti che resta ancora oggi una delle principali fonti di finanziamento delle consorterie mafiose. In tale contesto, si cita l’operazione denominata “San Michele” che ha consentito di individuare e sequestrare tre serre site nei territori del comune di Licata e Canicattì, destinate alla illecita coltivazione di sostanze stupefacenti, consentendo il sequestro di 4375 piante di marjuana del peso complessivo di oltre 3600 kg.
Sempre in tale ambito, nel mese di settembre scorso, sono stati tratti in arresto cinque soggetti individuati con l’ausilio di telecamere mentre effettuavano cessioni di sostanza stupefacente nel centralissimo piazzale Giglia, incuranti dei passanti e degli avventori che affollavano i locali circostanti.
Alle attività prettamente investigative si è affiancato l’impiego di ulteriori strumenti, quali le misure di prevenzione personali e patrimoniali. Gli operatori della Divisione Polizia Anticrimine hanno effettuato una attenta analisi dei fenomeni criminali nella provincia nonché accertamenti sulle consistenze immobiliari e patrimoniali riconducibili a soggetti inseriti in contesti delinquenziali, consentendo al Questore di proporre all’A.G. ed ottenere nr. 32 misure di prevenzione personale della sorveglianza speciale di p.s. ed emanare n. 168 avvisi orali. Sul fronte della aggressione ai patrimoni illeciti, sono stati eseguiti due decreti di sequestro di beni finalizzati alla confisca; tra questi, si segnala in particolare, la recente operazione eseguita nei confronti di un imprenditore della grande distribuzione alimentare, raggiunto da una misura di prevenzione personale e patrimoniale. Il provvedimento è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria su proposta del Questore e ha permesso di sequestrare un compendio immobiliare del valore di circa 9 milioni di euro.
Ulteriore impulso è stato dato alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere ed in particolare in ambito domestico, sia attraverso l’emanazione di nr. 29 ammonimenti del Questore che con una campagna di sensibilizzazione denominata “Questo non è amore”, che ha raggiunto anche le fasce più giovani della popolazione, facendo sentire la vicinanza della Polizia di Stato ai soggetti più deboli ed in particolare alle donne maltrattate, veicolando il messaggio che non devono sentirsi sole, incoraggiandole a denunciare i soprusi e rivolgersi con fiducia alle strutture preposte.
Incessante l’impegno nel trattare il fenomeno migratorio clandestino sia sulle coste di Lampedusa che sulla terraferma, ove si sono registrati numerosi sbarchi con circa 5000 stranieri irregolari che hanno fatto ingresso nel territorio nazionale, richiedendo un notevole sforzo operativo sotto il profilo della gestione dei servizi connessi alle operazioni di identificazione, trasferimento e collocazione presso idonee strutture di accoglienza. In tale ambito, sono stati emessi nr. 2369 provvedimenti di respingimento ed espulsione, nonché tratti in arresto nr. 137 cittadini stranieri, tra i quali scafisti e soggetti già espulsi rientrati irregolarmente nel territorio nazionale.
Sotto il profilo del controllo del territorio, notevole è stato l’impegno profuso per dare una risposta in termini operativi alle richieste di sicurezza della cittadinanza, aumentando sensibilmente il numero degli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e delle volanti dei Commissariati distaccati. Il maggiore impegno si è tradotto in risultati concreti, registrandosi un netto calo dei reati predatori in tutto il territorio provinciale. Le maggiori risorse sul territorio si sono tradotte non solo in un calo dei reati, ma altresì in concrete attività di soccorso della popolazione. In tale ambito, si cita il salvataggio di un bambino a cui un equipaggio di volante prestava immediato soccorso, richiamato dalle grida della madre disperata poiché il piccolo non dava più segni di vita. La prontezza e il coraggio degli operatori che attuavano le previste manovre di primo soccorso consentivano al piccolo di riprendersi e di evitare più gravi conseguenze.
Da ultimo, d’intesa con l’Autorità Scolastica provinciale, gli studenti degli istituti superiori della provincia sono stati coinvolti nel progetto “PretenDiamo Legalità”, con un programma di incontri negli istituti scolastici per promuovere la cultura della legalità, la prevenzione sul consumo di stupefacenti, sulle alcoldipendenze e sul bullismo e cyberbullismo.
Desideriamo, infine, rivolgere un particolare ringraziamento a tutte le istituzioni locali con le quali collaboriamo in stretta sinergia e, soprattutto, ai cittadini per il calore che ci dimostrano quotidianamente anche attraverso le pagine dei nostri social network.