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Amministrative Agrigento: pronta la grande ammucchiata? Il nuovo che avanza

municipio-di-agrigentoA meno di un mese dalla presentazione delle liste e delle coalizioni che sosterranno i candidati sindaci, continuano le grandi manovre per le elezioni amministrative di Agrigento soprattutto dopo la quasi certa rinuncia alla candidatura a primo cittadino del patron dell’Akragas Silvio Alessi.

Se il Pd dovrà decidere le proprie sorti domani, in occasione del vertice con il segretario regionale Fausto Raciti, Forza Italia secondo quanto riportato dall’Ansa avrebbe già deciso di sostenere la candidatura del sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto.
Una scelta, quella di Forza Italia, che seppur non ancora confermata trova il benestare da parte di vari esponenti, primo fra tutti il capogruppo all’Ars, Marco Falcone, che ha annunciato che “Dopo quanto accaduto con le Primarie ad Agrigento lavoriamo per ricompattare il centrodestra, e Lillo Firetto è un ottimo candidato”.

Il diretto interessato al momento non si sbilancia e non conferma quanto riportato dall’Ansa, ma attualmente la coalizione che sosterrà l’ex capogruppo all’Ars dell’Udc sembra prendere forma: Area popolare del ministro Alfano, ex Mpa vicini all’On. Roberto Di Mauro, Udc, Forza Italia (?) e liste (pseudo) civiche.
L’unica cosa vera di oggi è – afferma Lillo Firetto – che intorno alle 15 sono stati scelti i simboli delle liste civiche con cui ci presenteremo alla città, secondo l’impostazione stabilita originariamente. Non mi risultano coalizioni di centrodestra a sostegno di questo progetto. Credo che la notizia diffusa dall’Ansa sia stata partorita dalla mente di qualche accattone della politica particolarmente attivo ultimamente ad Agrigento”.

Se così fosse la domanda che si pongono gli agrigentini in queste ore è: il Patto per il Territorio cosa farà? Rimarrà nella grande coalizione di Agrigento 2020 o sosterrà le posizioni ufficiali di Forza Italia? Ad ogni modo sarà sempre l’indiscusso leader, Riccardo Gallo Afflitto, a scegliere le strategie che hanno di recente portato alla “farsa” delle primarie agrigentine.

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