Giuseppe Amato, candidato nella lista “Uniti per la città”, a sostegno di Lillo Firetto, pone l’accento sulla necessità di dare priorità ai servizi a sostegno delle famiglie e di porre in essere tutte quelle iniziative a favore delle persone meno abbienti per fronteggiare questa emergenza sociale.
“Se sarò eletto – spiega Giuseppe Amato – la mia attività in Consiglio comunale si snoderà ovviamente a 360 gradi, ma riserverò particolare attenzione, rivolgendo cuore, sguardo e occhi, a quanti in città vivono nella sofferenza e nel disagio quotidiano e lavorerò incessantemente per dare una mano a quelle realtà parrocchiali e di volontario che si spendono nella delicata sfera della solidarietà. Le opportunità vanno ricercate e messe a frutto con giudizio e con la responsabilità che caratterizza il buon padre di famiglia. Quello degli asili nido, ad esempio, è un servizio fondamentale che va garantito a tutti, anche e soprattutto a chi non può concedersi il lusso di mettere mano al portafogli. E questo potrà concretizzarsi – spiega Giuseppe Amato – senza spendere una grande quantità di fondi. Anzi ne occorreranno pochissimi. Basterà sfruttare le risorse interne, che esistono, di personale specializzato per ampliare l’offerta. Si potranno creare almeno altri due asili nido, da collocare nei quartieri satellite, sfruttando le aule rimate vuote delle scuole materne o primarie, a causa della diminuzione della popolazione scolastica legata al fenomeno dell’emigrazione. Quindi nessun costo in più da sostenere per l’aspetto logistico, così come non bisognerà accollarsi nessun’altra spesa relativa ai canoni della luce e telefono in quanto, assieme al personale, sono già esistenti. L’unico esborso sarà dettato dall’acquisto del materiale di consumo, il cui finanziamento deriverà dalle rette pagate dai genitori. Tutto questo evidentemente sarà possibile – spiega Amato – nella misura in cui la prossima Amministrazione riuscirà a rendere più efficiente e razionale la macchina burocratica di Palazzo dei Giganti, oggi purtroppo una vera palla al piede piuttosto che essere una struttura al servizio del cittadino. Fermo restando che il futuro sindaco, i futuri assessori e i futuri consiglieri comunali dovranno essere all’altezza di questa nuova sfida. Anche le Istituzione locali sono chiamate ad essere al servizio del cittadino e non fare della politica un mestiere, una professione. Per quanto mi riguarda, io, assieme agli altri candidati della lista Uniti per la Città” – conclude Amato – in caso di elezione rinuncerò al gettone di presenza delle “Commissioni”.