Al primo posto, senza sorprese, si attesta il Trentino Alto-Adige, seguita al secondo posto dalla Marche; maglia nera per Lazio e Sicilia che chiudono la classifica elaborata dal confronto tra 21 diversi indicatori di performance tra cui energia, imprese-edilizia-prodotti, agricoltura, turismo, trasporti-mobilità e raccolta rifiuti.
“Il Trentino Alto Adige domina la classifica grazie a un rendimento efficiente nella maggioranza degli indicatori green – sottolinea la Fondazione Impresa-Studi – . In più di un terzo degli indicatori si posiziona sempre nelle prime tre posizioni e solamente in quattro indicatori su 21 scende sotto metà classifica. È leader assoluto nelle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazioni energetica (51,5 ogni 1.000 abitanti, più del doppio della media italiana che si “ferma” a 24,1) e per qualità ambientale dei prodotti (56,1 licenze ecolabel ogni 100 mila imprese vs il 6,0 del caso Italia)”.
Dato importante invece per la regione Marche che solo cinque anni addietro si attestava al 14° posto in graduatoria; un balzo in avanti a dimostrazione di come si è investito molto sul settore ambientale grazie all’elevato numero di punti vendita di prodotti biologici, nonché all’incentivazione dell’uso della potenza solare fotovoltaica.
Questa la classifica completa dell’indice di Green Economy 2014:
1. Trentino Alto-Adige: +0,685
2. Marche: +0,280
3. Valle d’Aosta: +0,278
4. Abruzzo: +0,202
5. Toscana: +0,187
6. Basilicata: +0,185
7. Umbria: +0,127
8. Calabria: +0,092
9. Veneto: +0,049
10. Emilia-Romagna: +0,035
11. Piemonte: +0,005
12. Friuli Venezia Giulia: -0,039
13. Sardegna: -0,048
14. Molise: -0,081
15. Lombardia: -0,129
16. Puglia: -0,216
17. Campania: -0,349
18. Liguria: -0,363
19. Lazio: -0,397
10. Sicilia: -0,504
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