Ambiente: effettuati nel 2020 numerosi interventi di bonifica del territorio provinciale
Continua senza sosta la bonifica del territorio da parte del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che grazie all’accordo quadro biennale con l’impresa Mediterranea Servizi, aggiudicataria dell’appalto per la rimozione dei rifiuti, è impegnata nelle operazioni di risanamento ambientale, attività che non ha subito rallentamenti nemmeno durante le fasi più delicate dell’emergenza Covid-19. In questi giorni lo staff tecnico del Settore Ambiente composto dal dr. Giovanni Alletto (RUP e Direzione dei Lavori) e dai geometri Antonio Sciarratta (assistente ai lavori) e Armando Spaziani (contabilità) ha stilato il consuntivo delle operazioni effettuate nel 2020 con un bilancio positivo per quanto riguarda la bonifica stessa ma indubbiamente preoccupante per l’enorme quantitativo di rifiuti, compresi quelli speciali e pericolosi, abbandonati un po’ ovunque.
Le zone interessate sono state sopratutto (ma non soltanto) quelle adiacenti alle strade provinciali n. 1, 6, 11, 46, 47, 62, 63, 67, 68, 71, 80, le ex consortili SPC n. 54, 55, 56, 73, la ex regionale SPR n. 64 e le SP NC n. 07 e 10. In alcuni casi sono state bonificate aree già sottoposte a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. I quantitativi più rilevanti di rifiuti riguardano gli indifferenziati (oltre 92 tonnellate) i rifiuti da demolizioni e lavori edilizi (oltre 759 tonnellate), gli imballaggi misti (oltre 74 tonnellate), mentre tra quelli speciali e pericolosi spiccano le oltre 40 tonnellate di amianto messe in sicurezza e avviate ai centri di stoccaggio autorizzati, e circa 80 tonnellate di guaine bituminose, oltre ad altre tipologie di rifiuti non pericolosi. Complessivamente oltre 1000 tonnellate di rifiuti, indice di una mancanza di sensibilità da parte di una frazione di cittadini sicuramente minoritaria ma che con i suoi comportamenti finisce con l’incidere pesantemente sulla qualità ambientale e sull’immagine del nostro territorio.
L’attività di bonifica procede anche nel 2021 in tutti i comparti stradali e nelle aree adiacenti, secondo quanto previsto dalla normativa che assegna queste competenze alle ex Province (art. 160 della Legge Regionale n. 25/1993, Decreto Legislativo 152/2006).