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Alluvioni, la Regione Siciliana avvia oltre 40 cantieri per pulire fiumi e torrenti

Quarantadue interventi per ripulire e mettere in sicurezza fiumi e torrenti in tutta la Sicilia. Il dipartimento regionale Tecnico, tramite gli uffici del Genio civile, ha già avviato e avvierà in questi giorni i cantieri di manutenzione e pulizia di molti corsi d’acqua in tutte le province dell’Isola. Prosegue così il Piano di manutenzione straordinaria del bacino idrografico della Sicilia messo in campo tre anni fa dal governo Musumeci.
I lavori, in fase di affidamento e di avvio in questo periodo, per un importo complessivo di oltre 11 milioni di euro, sono finanziati con risorse della Protezione civile regionale. L’apertura dei cantieri è stata una “sfida” che ha messo alla prova gli uffici del Genio civile dell’Isola e la capacità organizzativa e lavorativa delle imprese siciliane: in soli 40 giorni progetti, approvazioni, gare per gli affidamenti, consegna e fine del lavori. Tutti gli interventi, infatti, dovrebbero concludersi entro il mese di maggio.
«Sono ormai centinaia i fiumi e i torrenti che nei primi tre anni di legislatura – sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci – sono stati messi in sicurezza con un investimento di oltre cinquanta milioni di euro, grazie alla strategia messa in campo dal mio governo, dopo decenni di disinteresse. Un’attività incessante per prevenire possibili fenomeni di esondazione, con conseguenze in alcuni casi tragiche per la popolazione, come purtroppo accaduto anche nel recente passato. Un ringraziamento va al dipartimento regionale Tecnico e agli uffici provinciali del Genio civile per il tour de force messo in atto».
«La virtuosa svolta all’insegna dell’efficienza che abbiamo impresso alle strutture tecniche della Regione – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone – ci consente di intervenire dove purtroppo per decenni non lo si era fatto. Il Drt e gli uffici del Genio civile, finalmente in sinergia con gli altri strategici comparti dell’amministrazione, dispongono oggi di una ritrovata capacità operativa che diventa così protagonista del risanamento e del recupero del territorio siciliano. Un ringraziamento particolare va al direttore Salvo Lizzio e ai lavoratori dei diversi uffici per la loro costante prova di impegno e dedizione nell’interesse dell’Isola».
Questi gli interventi in corso e in via di attivazione:
Agrigento: torrente Cavarretto (Menfi), vallone Bellapietra e vallone Carabollace (Sciacca), torrente Borraitotto (Favara), vallone Cangemi (Ribera), valloni Rocca Rossa-Fra Paolo e contrada del Carmelo (Racalmuto).
Caltanissetta: torrente Pinzelli e fiume Imera (Caltanissetta), fiume Platani (Acquaviva Platani e Campofranco), torrente Belice (Villalba), fiume Gallodoro, torrente Pila, torrente Coda di Volpe, torrente Favara, torrente San Giuseppe e torrente Coniglia-Acquicella (Campofranco), torrente Valle Torta, Monacella dell’Oliva, torrente Valle Priolo (Gela).
Catania: torrente Jungo e torrente Cozzi-Babbotratto (Riposto), tratto a valle della strada statale 114 (Acireale), regia trazzera in prossimità del fiume Troina (Bronte), torrente Cava e torrente Ippolito (Scordia), tratto di torrente via Pippo e vallone Buonconsiglio (Ramacca)
Enna: fiume Dittaino (Assoro), fiume Salso (Regalbuto), torrente Calderai (Enna), torrente Sparagogna (Catenanuova).
Palermo: torrente Vadduneddu (Monreale).
Ragusa: vallone Pisciotta (Modica-Ragusa).
Siracusa: cava Bugghiula – Sanghitello e vallone Giastritto (Avola), torrente Monachella e torrente Castelluuccio (Priolo).
Trapani: fiume Belice (due interventi a Partanna, uno a Poggioreale), fiume Lenzi (Trapani-Erice), torrente Forgia (Buseto Palizzolo)
Si tratta di interventi programmati nell’ambito del Piano di pulizia varato dal governo regionale, dopo decenni di mancata manutenzione. La messa in sicurezza delle principali aste fluviali dell’intero Bacino idrografico dell’Isola, dall’Anapo al Simeto, passando per il Belice, il Gornalunga, il Verdura fino a decine di altri corsi d’acqua minori, è stata proposta dall’Autorità di bacino, diretta da Franco Greco, e affidata agli uffici tecnici regionali. Una ulteriore fase del Piano di manutenzione fluviale sarà realizzata nelle prossime settimane in sinergia con l’Ufficio del commissario di governo contro il Dissesto idrogeologico, guidato dallo stesso presidente Musumeci.

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