Palermitana di nascita e americana d’adozione. Già concorrete di The Voice of Italy nel team di Piero Pelù, è conosciuta al pubblico per la sua voce black. Un’artista strepitosa!
Infatti nel 1998, appena ventenne e con poca esperienza sulle spalle (ha iniziato a cantare a diciotto, con il progetto gospel palermitano “Palermo Spiritual Ensemble”), si trasferisce in New Jersey, ospite di una lontana conoscente di sua madre e lì entra in contatto con Joseph Jefferson, produttore degli Spinners, il quale dopo aver ascoltato una sua registrazione decide di farle un contratto manageriale.
L’occasione giusta arriva il 31 ottobre 2001, con il provino all’Apollo Theatre di Harlem, quando le offrono un contratto vero e proprio che le permetterà di iniziare a farsi una fama nell’ambiente musicale newyorkese.
Nell’ottobre 2013, convinta da un’amica, fa un viaggio di quindici giorni a New York e riprende a cantare in qualche locale della Bleecker Street nel Village (fra cui “The Bitter End” e “Terra Blues”). Durante quei giorni, le offrono di restare per cantare ogni venerdì a 500 dollari a serata, ma la vita di Daria è in Italia con sua figlia e il suo compagno, quindi rifiuta. Al suo rientro a casa viene a sapere delle audizioni per The Voice e con ancora l’amaro in bocca per le tante occasioni sfumate, manda il suo video alla redazione del programma. Il resto è storia.
La blind audition mentre canta “I Have Nothing” di Witney Houston, fra lacrime e pelle d’oca dei giudici, la scelta di Piero Pelù come coach, le battaglie per restare in gara.