“Allarme” droni in provincia di Agrigento: esperto scrive ai vertici delle Forze dell’Ordine
Anarchia nei cieli agrigentini. Potrebbe essere questa la sintesi dell’allarme lanciato dall’ingegnere Sergio Caramanno, esperto di droni, e fra i pochi in provincia di Agrigento ad avere il necessario patentino per la “guida” dei velivoli.
In una lettera inviata ai vertici di Prefettura, Questura e Comune, nonché alle forze dell’ordine ed alla polizia stradale, Caramanno scrive che “negli ultimi mesi, stanno aumentando episodi illeciti, in particolare nell’uso improprio dei Sapr, meglio chiamati droni. Dato il continuo proliferarsi della vendita dei droni ad uso consumer, ad oggi i nostri cieli vengono invasi da droni non autorizzati. I presunti piloti che si accingono ad eseguire attività di volo nella maggior parte dei casi non hanno conseguito nessun brevetto riconosciuto dall’Enac, come richiesto dallo stesso ente. Tutto ciò comporta una mancanza di nozioni del comportamento aeronautico, questo causa un aumento dei rischi all’incolumità sia del soggetto stesso che opera illecitamente sia per la pubblica incolumità“.
Il giovane ingegnere riporta alcuni esempi, di video su YouTube: “Il primo ritrae un drone che esegue delle riprese, a decina di metri da terra sopra genitori e bambini, tenutosi nel periodo di maggio 2016 nel nuovo parco giochi per bambini, zona San Leone. Il secondo video, ritrae un drone che esegue delle riprese, a pochi metri da terra sopra gli spettatori del concerto, tenutosi sabato 11 marzo 2017 in piazza Cavour, in occasione della Manifestazione della Sagra del Mandorlo in fiore. Il terzo video, infine, ritrae un drone che raggiunge una quota di 350 metri come riportato dallo stesso autore“.
“Nel primo caso, come è comprensibile, – evidenzia Carammano – è stata messa a repentaglio l’incolumità sia di persone adulte, ma soprattutto dei bambini. Nel secondo caso, è stata messa a repentaglio l’incolumità del pubblico. Nel terzo caso visto l’altitudine elevata, è stata messa a repentaglio lo spazio aereo nel quale possono transitare sia ultraleggeri provenienti dall’aviosuperficie sita nel nostro Comune, sia l’elisoccorso del 118 proveniente prevalentemente da Lampedusa, sia altri velivoli“.
“Nei casi presentati vengono eseguite delle operazioni critiche, – conclude l’ing. Caramanno – presumo non riconosciute dall’Enac, nei primi due episodi sia i genitori con i bambini al parco, sia il pubblico del concerto, erano completamente ignari degli eventuali danni che un Sapr di queste dimensioni può cagionare in caso di una qualsiasi avaria; nel terzo episodio eventuali piloti di velivoli presenti nello spazio aereo non essendo a conoscenza di attività drone, si sarebbero trovati in situazioni poco piacevoli“.