Alfano e l’intercettazione sul fratello: “usata per fini politici”
“Siamo di fronte al riuso politico degli scarti di un’inchiesta giudiziaria. Ciò che i magistrati hanno studiato, ritenendolo non idoneo a coinvolgermi in alcun modo, viene usato per fini esclusivamente politici.
Le intercettazioni non riguardano me, bensì terze e quarte persone che parlano di me. Persone, peraltro, che non vedo e non sento da anni“.
Interviene così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sulle carte dell’inchiesta “Labirinto” della Procura di Roma per corruzione e riciclaggio. “Io – afferma il ministro Alfano – rimango fermo a quanto valutato da chi l’inchiesta l’ha studiata e portata avanti e ha ritenuto di non coinvolgermi. Il resto appartiene al lungo capitolo dell’uso mediatico delle intercettazioni. Ma questo – ha concluso Alfano – è un discorso ben noto a tutti, che si trascina da anni, diventando ormai una vera e propria telenovela legislativa“.