“Oggi – dichiara il ministro Alfano giunto a Licata – è giunto il tempo della politica e delle Istituzioni che fanno rispettare le leggi puntando al consenso democratico di tutti quei cittadini, che sono la stragrande maggioranza, che onestamente per fare una casa chiedono il permesso“. Alfano ha poi voluto esprimere vicinanza al sindaco Cambiano: “proporrò per il sindaco agli organismi tecnici una scorta alla sua persone e una vigilanza ai luoghi della sua vita, perchè la scelta di amministrare una città non significa la scelta dell’eroismo. Lo Stato deve intervenire per sottrarre paura a chi ce l’ha avendo avuto il consenso del popolo per governare una terra splendida e difficile come questa”.
Presenti a Licata anche il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, il Questore Mario Finocchiaro, il procuratore Renato Di Natale e l’aggiunto Ignazio Fonzo.
“Le demolizioni dei manufatti abusivi a Licata proseguiranno regolarmente. Questo episodio, per quanto grave, non impedirà il proseguimento delle demolizioni”. Lo ha affermato all’Adnkronos il Procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale, a margine della visita del ministro dell’Interno Angelino Alfano. La Procura ha aperto un’inchiesta per minacce e incendio, per ora contro ignoti. “Sarà difficile identificare i soggetti che hanno appiccato il fuoco anche sugli ‘ispiratori’ possiamo avere delle idee…”. Di più non ha voluto dire. “Abbiamo un’ipotesi che possiamo formulare – si limita a dire- ma non possiamo scendere nei dettagli”.