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Albergo diffuso: affidata la gestione della “rete ricettiva” a Santo Stefano Quisquina

L’albergo diffuso, un sistema di ospitalità che ha apportato una rivoluzione nel mondo del turismo rivoluzionando il concetto delle strutture tradizionali degli alberghi, dei villaggi e dei campeggi.

Il turista si “fonde” si “mimetizza” quasi totalmente in quello che è il territorio che visita e la cultura dei luoghi. Un progetto questo che non mira a costruire alberghi ma che sfrutta e mette a disposizione dell’utenza case pre-esistenti e che si sta allargando a macchia d’olio anche nel nostro territorio.

A Santo Stefano di Quisquina, è stata la cooperativa “Quercia Grande” ad aggiudicarsi la gestione imprenditoriale rete di “case-ricettive” creatasi nel paesino montano. Una cooperativa che vanta già esperienza nel settore vista la pregressa gestione dell’eremo di Santa Rosalia. Soddisfatto si dice il sindaco Francesco Cacciatore e Pietro Reina assessore alle Attività produttive

Il fine di questo progetto è quello di garantire la riqualificazione urbana per offrire un turismo relazionale del sano vivere, attraverso un sistema di offerta enogastronomica, culturale, naturalistico – ambientale e di confort che incentivi il visitatore a soggiornare nel comune di Santo Stefano Quisquina nei diversi periodi dell’anno. –Dichiarano il primo cittadino e l’assessore- Si chiude la prima fase prevista tra le linee programmatiche dell’Amministrazione comunale, e si continuerà con gli step successivi in stretta sinergia fra pubblico e privato per la definizione completa dell’intero progetto che, come forma complementare e di supporto per lo sviluppo e la promozione del territorio, si pone l’obbiettivo di destagionalizzare e arricchire l’offerta turistica e incentivare l’economia del paese con la valorizzazione dei prodotti tipici stefanesi e la gastronomia proposta dalla ristorazione“.

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