Al lavoro, di buon mattino, gli “Apprendisti Ciceroni” degli Istituti “Ambrosini” di Favara e “Sciascia” di Racalmuto, in occasione delle “Mattinate Fai d’inverno”, la manifestazione nazionale promossa dal Fai che, questa mattina, darà la possibilità a numerosi studenti di approfondire la conoscenza dei beni monumentali, culturali ed architettonici della propria Città.
L’evento pensato per il mondo della scuola, vede, appunto, protagonisti gli studenti per gli studenti, con visite scolastiche esclusive condotte dai giovani stessi, appositamente preparati dai volontari del Fondo Ambiente Italiano e dai loro docenti.
Le “Mattinate d’inverno del Fai, hanno, dunque, l’obiettivo di stimolare lo spirito di una cittadinanza attiva che non si limiti a considerare i beni paesaggistici e monumentali materie da studiare, ma coinvolga i giovani nell’impegno per la loro tutela, in quanto beni collettivi di inestimabile valore e simboli della nostra stessa identità.
A Racalmuto, gli studenti dell’Istituto comprensivo “Leonardo Sciascia”, diretto dalla professoressa Carmela Campo e seguiti dalla docente referente Edy Leone, visiteranno la Casa d’infanzia di Leonardo Sciascia, che si trova alle spalle del Teatro Regina Margherita e non lontana dalla chiesa di Santa Maria del Monte, oggi iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia.
A Favara, invece, gli studenti dell’IPSSOA “Ambrosini”, diretto dalla professoressa Milena Siracusa, e seguiti dal docente referente Jolanda Contrino, visiteranno il Castello Chiaramontano costruito intorno al 1270 come residenza di caccia di Federico II di Svevia. Il castello ha forma quadrata e vi si accede dal lato sud attraverso un portale ogivale che conduce in un’ampia corte dove si affacciano le finestre dei due piani dell’edificio. Attualmente è usato come sede di rappresentanza del Comune;
La Chiesa del Rosario. Posta all’angolo nord-est della piazza Cavour, la chiesa della Madonna del Rosario, edificata all’inizio del ‘700, è stata dichiarata, per la sua bellezza, monumento nazionale. La facciata è a capanna in stile barocco e presenta un portale d’ingresso in pietra calcarea. All’interno si ammira il primitivo pavimento in maiolica, forse dell’800, molto rovinato, che è stato recentemente restaurato;
Il Museo della Mandorla Siciliana che si inserisce nel circuito di valorizzazione delle eccellenze agroalimentari siciliane, promosso da Marzipan. Un percorso alla scoperta della storia del mandorlo, delle sue proprietà, dalla raccolta e lavorazione, fino all’utilizzo del frutto in pasticceria e in cucina, passando dalla testimonianza di alcuni strumenti utilizzati nelle varie fasi di lavoro. Il museo si propone come un luogo deputato alla scoperta della qualità e della bellezza della mandorla, presente in Sicilia con oltre 200 varietà uniche al mondo;
La Biblioteca-Museo “barone Antonio Mendola”, edificata nel XVIII sec. come la sede del Municipio. Il fondo antico della biblioteca (donazione del barone Antonio Mendola), che conta circa 8.000 volumi, è allocato in una sala al primo piano, con soffitto decorato, all’interno di una scaffalatura lignea a due ordini, con loggia sorretta da colonne in stile corinzio. Il fondo moderno è stato trasferito al piano terra della sede municipale di piazza Cavour.