Akragas “distrutta”: settima sconfitta di fila per i biancoazzurri
Nulla da fare per l’Akragas di mister Nicola Legrottaglie. Arriva alla prima gara del girone di ritorno la settima sconfitta consecutiva per la squadra agrigentina che contro i lucani del Matera perde con un sonoro 4 a 1.
Situazione delicata ora per l’Akragas che partita dopo partita vede svanire gli obiettivi di una salvezza che solo ad inizio stagione sembrava cosa scontata.
Una sconfitta che ora dovrà far meditare mister Nicola Legrottaglie e che quasi certamente vedrà la dirigenza prendere decisioni per dare una “scossa” all’ambiente biancoazzurro.
Poco il pubblico allo stadio akragantino, una ventina i tifosi provenienti dalla città dei sassi; nei biancoazzurri sono ben 5 i volti nuovi per questa prima di ritorno; d’altronde visti gli ultimi risultati appariva necessario puntellare la squadra con qualche innesto, che permetta agli uomini di Legrottaglie di ritrovare gioco e risultati.
Buona partenza per i biancoazzurri che pressano a tutto campo e guadagnano gli applausi del pubblico akragantino; ottimo l’impatto soprattutto di Dyurgerov vero e proprio uomo d’ordine del centrocampo akragantino.
La prima occasione da goal per i biancoazzurri arriva al 13′ con Di Grazia che di collo pieno su assist di Zibert manda di poco alto sulla traversa; la reazione del Matera non tarda ad arrivare, al 15′ Iannini prova il jolly da fuori area, Maurantonio respinge in corner.
Bella partita allo stadio Esseneto, con un’Akragas decisamente in palla, ma è ancora il Matera con un colpo di testa di Piccini a sfiorare il vantaggio.
Al 25′ è Di Piazza dopo una bellissima azione personale ad andare vicino alla rete del vantaggio, ma il suo tiro viene intercettato in presa bassa da Bifulco; sarà però il Matera a passare in vantaggio, con una rete di testa di Infantino al 32′, il numero 9 ospite e lesto a farsi trovare pronto in area di rigore portando in vantaggio i materani.
Subito lo svantaggio gli uomini di Legrottaglie perdono, come troppo spesso succede, la bussola e subiscono il raddoppio ospite con un euro goal di Di Lorenzo al 34′.
I biancoazzurri provano a reagire, ma la conclusione di Di Grazia al 37’ viene parata in bello stile da Bifulco; sarà poi Di Piazza a sfiorare di testa la rete, ma la sfera finisce fuori; da lì a poco arriverà anche la terza rete del Matera, con Rolando che approfitta di un malinteso tra Maurantonio e Marino, chiudendo una prima frazione di gioco che ha visto una buona Akragas per una buona mezz’ora, che, però dopo aver subito lo svantaggio si sfalda in maniera imbarazzante consegnandosi ad un Matera che chiude in vantaggio di tre reti.
Davvero difficile trovare le parole per commentare questo assurdo primo tempo dei biancoazzurri.
Il secondo tempo riparte con ancora meno pubblico sugli spalti, il tifo organizzato ha abbandonato le gradinate dello stadio akragantino.
La squadra della città dei templi rientra in campo con Aloi al posto di Zibert; i giganti con Di Grazia al secondo della ripresa trovano in tapin, la rete che riaccende una flebile speranza nel popolo akragantino.
La seconda sostituzione per i biancoazzurri arriva al quarto d’ora della ripresa, Candiano lascia il posto a Leonetti.
La partita prosegue a ritmi bassi, l’Akragas non punge ed il Matera controlla agevolmente il gioco.
L’ultima sostituzione per i biancoazzurri arriva alla mezz’ora, Cristaldi subentra a Marino nel disperato tentativo di riaprire il match.
Ma Letizia al 32′ la chiude definitivamente con una bella azione personale.
La seconda frazione di gioco si trascina noiosamente verso la conclusione, con una Akragas che appare ormai rassegnata all’ennesima sconfitta casalinga che dopo 3 minuti di recupero viene sancita dal fischio arbitrale.
Una disfatta quella odierna per la squadra biancoazzurra che scende in campo solo nella prima mezz’ora di gioco; i ragazzi bianco azzurri subita la rete dello svantaggio sprofondano nella mediocrità generale, il lampo di Di Grazia è solo un illusione che non rende mano amara per il popolo akragantino l’ennesima pessima prestazione casalinga; uniche note liete le prestazioni dello stesso Di Grazia e di Dyurgerov.
Giuseppe Paradisi
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