Agrigento, Vullo: “La politica del fare comincia a dare fastidio a qualcuno distratto da smanie di rivincita”
Marco Vullo, Assessore alla solidarietà sociale del Comune di Agrigento, annuncia che a breve in una conferenza stampa comunicherà tutti i risultati portati a termine nei 14 mesi di amministrazione, anche verso qualche sparuta minoranza di rancorosi e non scelti dall’elettorato che si ergono a paladini del nulla agitando in maniera falsa e tendenziosa tramite i social i cittadini per creare un clima di caccia all’uomo senza alcun fondamento, ma solo per rivincite personali che si ritorceranno contro chi ha architettato un’azione di basso profilo.
“Mi corre l’obbligo – sottolinea l’assessore Vullo – di intervenire perché da uomo e da amministratore della cosa pubblica da sempre impegnato nel sociale prima del ruolo di Assessore , non posso sottrarmi nel raccontare la verità delle cose al popolo agrigentino e di cosa sono riuscito a portare a termine con l’aiuto degli uffici e di questa amministrazione in questo lasso di tempo.
Operare e lavorare quotidianamente per il bene comune per me è un fatto normale, naturale condito da passione, trasparenza e sana politica per migliorare le condizioni generali della città e dei residenti.
Noi siamo un’amministrazione che lavora giornalmente senza mai fermarsi, avendo come stella polare: la legalità, la trasparenza, le pari opportunità.
Voglio sottolineare che qui nessuno è distratto e camminiamo a testa alta, la città di personaggi in cerca di 5 minuti di gloria non ne ha bisogno.
Sono sereno e illustrerò ai cittadini il mio impegno da ottobre 2020 ad oggi rendicontando con atti alla mano fino all’ultima virgola le risorse spese, perché ho chiaro il concetto di moralità ed etica, quindi rassicuro gli agrigentini.
I parolai e i falsi profeti torneranno nel cono d’ombra, questi soggetti operano solo per livore, rabbia e frustrazione, perpetuati nel tempo che li hanno visti sempre recitare la parte dei politici non eletti e lontani dall’idem sentire popolare. Gli agrigentini guardano ad altri modelli politici che sicuramente non sono quelli che pubblicizzano loro.”