Chiesta dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Agrigento, sulla scorta dei suoi precedenti, l’applicazione della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza o dimora abituale, per un medico agrigentino di 66 anni.
Il medico, lo scorso anno, era stato raggiunto dal divieto di avvicinamento alla moglie, di origini islamiche, poichè accusato di violenza sessuale, lesioni aggravate, porto ingiustificato di arma fuori dalla propria abitazione e maltrattamenti con l’aggravante dell’odio razziale.
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe maltrattato la donna, aggredendola fisicamente e verbalmente, vessandola, umiliandola e impedendole di professare liberamente il suo credo religioso, nonché di averla costretta a fare sesso durante il periodo del Ramadam.
Ora la Questura di Agrigento, ritenendo la “pericolosità sociale” dello stesso, ha chiesto la misura di sorveglianza speciale.
L’udienza, durante la quale si deciderà se applicare o meno la misura richiesta, si terrà davanti al Tribunale di Palermo – sezione misure di prevenzione – nei prossimi giorni.