Sulla base dei pareri favorevoli espressi dai Dirigenti dei settori legale ed avvocatura, finanziario e patrimonio ed urbanistica, la questione giudiziaria, che ha interessato le parti per oltre cinquant’anni, si avvia a conclusione con una soluzione comparativa tra gli interessi del Comune e quelli delle famiglie abitanti le unità immobiliari dell’edificio interessato.
I termini della definizione in via transattiva della controversia, oggetto dell’atto di indirizzo conferito ai Dirigenti per l’adozione degli atti gestionali, sono:
1) il Comune cede la proprietà del suolo, esteso complessivamente mq. 1257,20, agli attuali occupanti le singole unità immobiliari ubicate nell’edificio che su detto terreno insiste;
2) il Comune accoglie le istanze di concessione in sanatoria da questi ultimi già proposte ovvero ancora da proporre ai sensi dell’art. 32, comma 5, della legge 47/85;
3) gli occupanti lo stabile versano la somma complessiva di un milione, a titolo di controvalore del terreno, delle opere di urbanizzazione e di ulteriori oneri di trasferimento, in sei rate bimestrali;
4) al verificarsi delle condizioni sopra riportate ai numeri 1) e 2), le parti rinunceranno agli atti, alle azioni giudiziarie già intraprese e/o da iniziarsi, con compensazione integrale delle spese, e ad ogni ulteriore pretesa reciproca, fermo restando che il Comune potrà agire personalmente nei confronti dei singoli proprietari per il recupero delle somme dovute.