Continuano senza sosta le indagini per comprendere la natura dell’incendio scoppiato venerdì scorso alla zona industriale di Agrigento.
Come si ricorderà nella tarda serata di venerdì scorso, l’allarme è scattato per delle fiamme divampate e subito visibili dal piazzale antistante alcuni capannoni. In quei locali vi è la sede della ditta Ekot, che si occupa di trattamento e smaltimento di rifiuti speciali ed industriali. In un primo momento è sembrato che le fiamme fossero divampate all’interno dei capannoni, dove sono custoditi importanti macchinari e mezzi di gran valore. Per fortuna invece le fiamme hanno solo lambito la struttura, senza però coinvolgerla del tutto. Ad andare a fuoco sono state alcune balle di plastica piazzate dinnanzi i capannoni.
Sul posto per diverse ore hanno operato gli uomini dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Agrigento, i quali hanno avuto ragione delle fiamme soltanto dopo un intervento molto lungo. A dare manforte per controllare la situazione, anche i Carabinieri di Aragona. I capannoni infatti ricadono all’interno del territorio comunale aragonese.
Al momento nessuna pista investigativa viene esclusa, compresa quella dell’incendio doloso. Saranno però solo le indagini a chiarire quanto accaduto seppur, sembra, che i video del sistema di video sorveglianza non abbiano evidenziato nulla di rilevante ed utile.
Intanto, dopo i sopralluoghi dell’Arpa, pare che sia stato scongiurato il rischio inquinamento.