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Agrigento, tornano le domeniche ad ingresso gratuito nei musei e parchi archeologici

Domenica 3 luglio tornano le domeniche ad ingresso gratuito nei musei e parchi archeologici. Per questo motivo la Delegazione FAI di Agrigento ricorda che è anche possibile visitare gratuitamente la quarta tappa (dopo Varese, Assisi e Matera) della mostra itinerante di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani, ospitata al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” e alla Biblioteca Lucchesiana.
Curato da Ilaria Bernardi e promosso dall’Associazione Genesi, si tratta di un progetto cross-disciplinare e inclusivo, visitabile fino a settembre 2022, che coniuga attività espositiva ed educativa con l’obiettivo di fornire un’educazione permanente in tema di diritti umani.
La mostra itinerante presenta al pubblico le opere d’arte contemporanea della Collezione Genesi che riflettono sulle urgenti, complesse e spesso drammatiche questioni culturali, ambientali, sociali e politiche coeve.
Ad Agrigento la mostra ha aperto lo scorso 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” la mostra si sviluppa nelle sale che si affacciano sulla Sala Zeus e nella Sala Zeus stessa, dove è custodito l’unico esemplare intero di Telamone, una delle maestose statue alte 7,7 metri che sostenevano il grande Tempio di Giove Olimpico nella Valle dei Templi di Agrigento (480-479 a.C.).
Questi spazi accolgono le sei sezioni tematiche individuate nella Collezione Genesi, attraverso le quali le opere esprimono tale messaggio legato alla difesa dei diritti umani: Il colore della pelle, La condizione femminile, La memoria di un popolo, La tutela dell’ambiente, Le vittime del Potere, Un’identità multiculturale.
Parallelamente, un’opera della Collezione, relativa alla sezione L’identità multiculturale, è esposta alla Biblioteca Lucchesiana, per indurre il visitatore a scoprire un altro importante bene artistico, architettonico e culturale del territorio.
La mostra della Collezione Genesi destina infatti alla Biblioteca Lucchesiana l’installazione video Becoming (2015) di Morteza Ahmadvand. Si compone di tre video, ciascuno dei quali mostra uno dei tre simboli delle principali religioni abramitiche: la croce cristiana, una stella di David, e un cubo raffigurante la Kaaba islamica. I tre simboli ruotano lentamente per poi trasformarsi nella stessa forma, una sfera, del tutto simile a quella posta al suolo. La sfera rinvia al pianeta Terra che dovrebbe accogliere tutti gli esseri viventi, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua, e religione. Becoming desidera quindi incoraggiare la convivenza tra culture.
Oltre alla mostra, parte fondamentale di Progetto Genesi è l’attività educativa, distribuita in un ricco programma di incontri, visite guidate e workshop, in presenza e online, legati alla mostra, e da un ciclo di dodici conversazioni online in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore che si svolgeranno per l’intera durata di Progetto Genesi, fino al settembre 2022.
Durante la quarta tappa della mostra, infatti, al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” le attività educative (visite guidate e workshop) del sabato sono gratuite, offerte dall’Associazione Genesi.
Ogni sabato, alle ore 11:30 e alle ore 15:00: due visite guidate partecipative, di 60 minuti ciascuna, gratuite, in presenza al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”.
Aperte a tutti fino al raggiungimento di 20 partecipanti.
l’Associazione Genesi offre altresì differenti attività educative gratuite online, come workshop e conversazioni.
È fortemente consigliata la prenotazione.
Per informazioni sulle modalità di accesso al Museo, su biglietti e servizi: https://www.lavalledeitempli.it/informazioni-turistiche/orari-biglietti/
Così il capo delegazione FAI Agrigento, Giuseppe Taibi: “Genesi ha scelto di mettere in collegamento la Valle dei templi con il Centro storico della città, specialmente in un momento in cui, con la recente scoperta di un’agorà di 50 mila mq, la città antica, greca e romana, e la città moderna si avvicinano anche fisicamente dando vita nei fatti ad una sola città .
E’ significativo che la tappa conclusiva abbia luogo ad Agrigento in quanto Agrigento è la “Porta d’Europa” ed è frequentemente interessata da fenomeni migratori. Migrazioni che oggi avvengono anche a causa della crisi climatica. Agrigento fin dal VI secolo a.C. è stata un faro di civiltà nel Mediterraneo e un centro di cultura aperto alle influenze straniere, che si ritrovano infatti nell’architettura dei suoi edifici storici così come nella varietà mediterranea delle specie coltivate ancora oggi nel Giardino della Kolymbethra, un capolavoro di storia e natura e anche la testimonianza di un’umanità accogliente, e perciò fiorente.
Proprio da Agrigento sono partiti messaggi importanti sul tema dell’accoglienza e del soccorso in mare. La Magistratura agrigentina ha, infatti, recentemente ribadito, trovando conferma anche in Cassazione, che “è un dovere il soccorso in mare” e “l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare, ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro” (caso di Carola Rackete). Da qualsiasi angolazione li si esamini quelli appena trattati sono tutti elementi che mettono al centro la Cultura anche come leva per investimenti e occupazione”.