Agrigento, tassa di soggiorno. Miccichè: “impiegare fondi per migliorare il servizio turistico”
“La tassa di soggiorno e la tassa di stazionamento sono stati due balzelli imposti dal 2017 a quanti sono venuti a visitare la nostra bella città”. Lo afferma il candidato Sindaco di Agrigento, Franco Miccichè che aggiunge: “Un aumento dei costi che nessuno avrebbe voluto, ma che veniva accettato nel comune obiettivo di poter migliorare il servizio turistico. La tassa di soggiorno, infatti, è una tassa di scopo e può essere spesa solo per la promozione e il miglioramento di servizi e le infrastrutture turistiche”.
“Ma dalla sua entrata in vigore ci sono stati molti punti che non solo stati ancora risolti. Intanto l’importo incassato. Dalle notizie riportate si parla genericamente di circa 750 mila euro l’anno. Escluso il 2020, si tratterebbe di un incasso che dovrebbe, ma ripeto dovrebbe, essere di 2.250.000 euro. Di questi ne sarebbero stati “impiegati” 400 mila (sarebbe bello sapere come e perché) e 20 mila ora sarebbero stati promessi alla promozione di “Agrigento c’è”. Nessuna cifra e nessuna informazione è stata invece diffusa sulla tassa di stazionamento. Sul mancato impiego di queste somme ci sarebbe la responsabilità della mancata approvazione dei bilanci comunali. Io sono sicuro che dietro a tutti i dubbi della cittadinanza c’è sicuramente una spiegazione più che valida dell’amministrazione in carica. Ma credo sia giusto che questa spiegazione venga fatta con il dettaglio delle cifre incassate, di quelle spese e del perché le altre non sono state impiegate”.
“Se dovessi venire eletto nuovo sindaco di Agrigento, m’impegno ad affrontare fra i primissimi punti la situazione della tassa di soggiorno e di stazionamento esaminando gli atti e rendendoli noti ai cittadini. Farei di tutto per impiegarli prima possibile per migliorare il servizio turistico in città nell’interesse dei turisti e dei tanti che operano nei vari aspetti del settore turistico”, conclude Miccichè.