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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, tassa di soggiorno applicate da strutture ricettive. Firetto: “procederemo con una diffida”

firettoIn merito alle segnalazioni relative all’applicazione della tassa di soggiorno da parte di alcune strutture ricettive turistiche agrigentine, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, interviene sottolineando la grave violazione delle regole.

Procederemo con una diffida nei confronti di quanti hanno pubblicato il totale del costo per un pernottamento, comprendendo una tassa di soggiorno che non è ancora applicata, né è attualmente applicabile ai sensi di legge. Tale pubblicazione è una dichiarazione palesemente falsa e altera il mercato. Riteniamo che sia un’azione penalmente perseguibile, ancor più grave qualora la tassa sia già stata riscossa da tali strutture ai danni di ignari clienti. La tassa di soggiorno non può essere riscossa, né una volta riscossa può essere corrisposta in alcun modo all’amministrazione comunale. E’ un fatto gravissimo: la diffida sarà trasmessa alla Procura della Repubblica perché sia valutata la sussistenza di reati nella condotta dei titolari di tali strutture“.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino: “Il Distretto turistico prende atto della volontà del suo presidente, Lillo Firetto, di procedere come sindaco del Comune di Agrigento con una diffida nei confronti dei titolari delle strutture ricettive per questa grave violazione delle regole e ne condivide appieno la decisione. Lo abbiamo già affermato in più occasioni: siamo contrari ad ogni forma di speculazione e chiediamo da parte di tutti il rispetto delle regole. Banali espedienti contro legge creano un danno all’immagine della città ed in particolare alla qualità dell’intero sistema dell’ospitalità agrigentina. Auspichiamo che si faccia luce subito sulla vicenda e che le responsabilità siano accertate“.