Agrigento, successo per l’evento “Giardini dimenticati, giardini ritrovati”
Domenica 10 Aprile, nell’ambito della XIX Giornata Nazionale del Giardino UGAI, dedicata al tema “Suolo abbandonato, suolo bonificato”, il Garden Club Valle dei Templi ha organizzato, in linea
con il tema dell’anno, un evento dal titolo “Giardini dimenticati, giardini ritrovati”. Per l’occasione si è puntata l’attenzione su uno spazio urbano interessante e ancora poco conosciuto della nostra città, in un’ottica di recupero a verde: la porta dei Saccajoli o dei Pastai; pur non essendo un vero e proprio giardino, l’area antistante la cripta che apparteneva alla chiesa di Santa Lucia, è comunque un piccolo spazio verde che è stato spettatore di tanta storia e che recentemente è stato recuperato grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale.
Alle ore 11.00, dopo i saluti della presidente del Garden Club Romina Mancuso Melisenda, il sindaco Francesco Miccichè ha illustrato i lavori di recupero e gli interventi ad opera dell’Amministrazione Comunale che hanno interessato, tra gli altri, il giardino antistante la Porta dei Saccajoli e ha sottolineato l’importanza che questo impegno significa per le nuove generazioni: “Ritrovare i giardini perduti, fruire di quelli ritrovati vuol dire rendere ai più giovani quella conoscenza nutrita di sapere, esperienza, ricordi e scoperte che, oggi e domani, consenta loro di godere delle nostre bellezze naturalistiche e sviluppare quel necessario senso di appartenenza che è la base del rispetto e della salvaguardia verso l’intero patrimonio verde”. A seguire, è intervenuta Cristiana Mancinelli Scotti, socia del Garden Club di Roma, esperta di ambiente impegnata nella tutela del paesaggio e coordinatrice nazionale del forum “Salviamo il paesaggio”, che ha esposto alcune delle sue recenti esperienze nel recupero di spazi urbani (molti di questi a Roma) da parte di cittadini e della loro trasformazione a verde gestiti direttamente dagli interessati. Prezioso anche il contributo della storica dell’arte Gabriella Costantino, già soprintendente di Agrigento, che ha evidenziato il peculiare connubio ad Agrigento tra monumento e paesaggio, dall’antichità ai nostri giorni, fortemente identitario del territorio. E’ intervenuta sulla storia della cinta muraria sud e delle sue porte, con particolare riferimento a quella dei Saccajoli, dall’arabo saccarius portatore d’acqua (o dei pastai), sottolineandone la conservazione nel tempo grazie al riutilizzo a cripta della soprastante cinquecentesca chiesa di Santa Lucia. Ha proposto anche alcune interessanti idee progetto quali, oltre al recupero della porta di mare e delle terrazze soprastanti quali possibili belvedere, l’istituzione, in città, della settimana degli antichi rabati in fiore tra terra vecchia e terra nuova e la realizzazione di un parco urbano dagli orti del rabato al giardino del castello arabo.
A conclusione dell’evento, si è svolta la visita del giardino e la consegna di alcune piantine come avvio all’arredo dell’area recuperata che, una volta sottratta all’incuria e al degrado, si spera possa
diventare un gradevole angolo verde in grado di catturare piacevolmente lo sguardo.