Agrigento, speranza per i 13 netturbini licenziati: l’intervento dei Sindacati
Sulla vicenda dei “13 netturbini” ieri in Prefettura ieri è stato compiuto un decisivo passo in avanti verso la soluzione.
Ad intervenite sono le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil in una nota a firma di Gero Acquisto, Maurizio Saia, Massimo Raso, Alfonso Buscemi, Umberto Nero e Nino Stella.
“Abbiamo detto, – evidenziano i sindacalisti – sin dall’inizio della vicenda, che il nostro problema non è mai stato quello di trovare qualcuno su cui scaricare la colpa di quanto accaduto, ma trovare la soluzione occupazionale per chi è rimasto fuori.
La “pista” di lavoro individuata è la stessa che era stata trovata come possibile già nel mese di novembre, ovvero quello di utilizzare le risorse del “potenziamento estivo”, riarticolando complessivamente il servizio stesso.
Ieri abbiamo registrato, e con noi il Prefetto, la volontà di Comune e R.T.I. di ripartire da quel punto ed arrivare ad una intesa in tempi assai rapidi.
Non tutte le questioni sono risolte e non tutte erano risolvibili in quella sede, tuttavia, se ripartissimo dalla certezza di un posto di lavoro, siamo fiduciosi che il resto delle questioni aperte troverebbero una più facile soluzione.
Se siamo arrivati a questo sbocco lo dobbiamo alla determinazione ed alla combattività di questi lavoratori che, non dimentichiamolo, hanno tenuto instancabilmente un presidio sotto il Comune.
“Il Sindacato unitariamente è stato al loro fianco.
Un ringraziamento anche al Prefetto che ha accolto il nostro invito a provare a rimettere attorno ad un tavolo i protagonisti della questione e per avere spinto in direzione della soluzione.
Abbiamo motivi in più per essere fiduciosi circa il positivo esito di questa intricata vicenda che speriamo non incontri nuovi ostacoli.
Questi 13 operatori ecologici entro il mese di marzo debbono tornare a lavoro, ritrovare serenità per loro e le loro famiglie”.