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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, sindacati Casa Circondariale non firmano protocollo per prevenzione e sicurezza luoghi di lavoro: dichiarato stato di agitazione

Le Organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria della casa circondariale di Agrigento SAPPe-OSAPP-UIL PA -USPP-CISL FNS-CNPP FSA -CGIL FP che rappresentano l’87% in data 11.01.2021 a seguito incontro con la parte pubblica ( direttore dell’istituto Penitenziario ) hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione interrompendo le relazioni sindacali con il direttore fissando per la data del 20 gennaio 2021 sit-in di protesta poiché nel confronto è emerso che quella Autorità Dirigente vuole mettere all’angolo una maggioranza plebiscitaria poiché ostaggio di una organizzazione sindacale minoritaria.
“Nella posizione assunta – si legge nella nota congiunta – dalla parte pubblica è emerso una ipotesi di comportamento antisindacale assumendo il principio del prendi tempo per perdere tempo e ritardare nel tempo anziché programmare incontri fra le parti per concludere quanto rimasto in sospeso nel precedente incontro inerente la nuova organizzazione del lavoro subordinata all’attuale organico del personale di polizia penitenziaria in forza alla casa circondariale di Agrigento, così come imposto dagli uffici superiori nel disporre la rivisitazione del sistema lavorativo degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria subordinatamente ai numeri di unità a disposizione ritoccando il Protocollo Intesa Locale ( regolamentazione lavoro interno Polizia Penitenziaria). Il direttore della casa circondariale di Agrigento riferita durante la riunione ( scaricando la responsabilità all’Ufficio del Provveditore ) che avrebbe fissato eventuali date di incontro dopo che il Provveditore si sarebbe pronunciato in merito al raffreddamento dei conflitti richiesto da una sigla minoritaria chiesta la tempistica lo stesso direttore non l’ ha saputo determinare”.

“Non condividendo la posizione di quella Autorità Dirigente sul fatto che per proseguire i lavori si doveva sciogliere la procedura del raffreddamento dei conflitti, le OO.SS. ritenendo che i termini erano già decorsi , abbandonavano il tavolo di trattative, proclamando lo stato di agitazione e contestualmente annunciavano sit-in di protesta. Si ribadisce che la Direzione con la dichiarazione resa a verbale ha posto la responsabilità al Dirigente Generale dell’Amministrazione Penitenziaria della Regione Sicilia. NON POSSIAMO PIU’ ACCETTARE IL PRINCIPIO DEL PRENDI TEMPO PER PERDERE TEMPO DIVENTATO USUALE ALLA CASA CIRCONDARIALE DI AGRIGENTO. Le OO.SS SAPPe-OSAPP-UIL PA -USPP-CISL FNS-CNPP FSA -CGIL FP della comparto di Polizia Penitenziaria della casa circondariale di Agrigento hanno fatto sapere che gli inviti fatti al dialogo, proposizione, e collaborazione dalle proprie segreterie regionali e dello stesso Dirigente Generale con l’Autorità Dirigente della casa circondariale di Agrigento sono stati recepiti dalla parte sindacale e non da quella dell’amministrazione Penitenziaria di Agrigento motivazione per la quale ci costringe a protestare”, conclude la nota.