La stessa nota, che era già stata trasmessa alcuni giorni addietro al Sindaco e al Dirigente comunale preposto, è stata inviata per conoscenza anche alla Prefettura e agli organi di Polizia.
“ Nei giorni scorsi, – scrive La Scala – unitamente ad altri attivisti agrigentini sono stato invitato da diversi residenti delle vie San Girolamo, via Iacono, via delle Mura e San Michele, ad un incontro in loco, durante il quale ho potuto toccare con mano le gravissime problematiche, in materia di sicurezza e salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata, che attanagliano questa porzione di territorio del Comune di Agrigento.
Nello specifico – continua il Consigliere – si sono riscontrate significative feritoie del manto stradale, provocate dall’abbassamento dello stesso, tali da generare pericolosi crolli e cedimenti dalle conseguenze facilmente intuibili. I cittadini convivono con la paura di imminenti tragedie e si sentono totalmente abbandonati dalle Istituzioni.
Gli interventi intrapresi dall’Amministrazione Comunale (rattoppamento del manto stradale in via San Girolamo) costituiscono un autentico palliativo e non certo la risoluzione del problema che continua ad acuirsi. Come noto tutta l’intera zona poggia su degli ipogei che necessitano di un costante monitoraggio e della loro messa in sicurezza.
Al fine di evitare nuovi ulteriori crolli in città, – spiega La Scala – occorre che il Consiglio comunale affronti seriamente, una volta per tutte, tale problematica, trovando le soluzioni adeguate ed impegnando l’Amministrazione al reperimento di quelle risorse che possano risolvere alla radice il problema.
Per tali motivi – conclude – ho chiesto la convocazione urgente di un Consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza con all’ordine del giorno: “Sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità nel quartiere San Girolamo e vie limitrofe”.
Infine ho invitato anche la Presidenza del Consiglio comunale a far presenziare tutti i Dirigenti dei settori che abbiano competenza in materia, nonché i responsabili locali della Protezione civile”.