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Agrigento si indigna? I Consiglieri di “Gettonopoli” fra i più votati

agrigento_aula_consiliareArchiviata la pratica elezioni, è tempo di resoconti. Firetto vince in maniera plebiscitaria con circa il 60% dei voti. Un risultato quasi inatteso frutto sicuramente di meriti e di una “fama” che hanno premiato l’ex sindaco di Porto Empedocle.

Plebiscitario anche il risultato delle liste a lui collegate; frutto sicuramente di un effetto “domino” e di una capacità strategica che ha permesso di “vincere facile”.

Ma un dato su tutti è significativo: ben 9 dei consiglieri uscenti sono stati rieletti con risultati eccellenti.
Se il caso “gettonopoli” ha interessato per mesi le tv nazionali che hanno voluto far conoscere il “malcostume” della politica agrigentina, a conti fatti l’indignazione popolare poco è servita.
Dicevamo infatti che 9 su 20 degli uscenti membri di Aula Sollano che si sono presentati al cospetto del corpo elettorale, sono riusciti a entrare nuovamente in Consiglio Comunale.

Trasmissioni come “La Gabbia”, “Ballarò”, “L’Arena di Giletti” e le manifestazioni del popolo agrigentino non hanno sortito l’effetto sperato: il risultato elettorale smentisce l’indignazione popolare.

Ma andiamo a vedere chi sono i “conosciuti” 9 membri di Aula Sollano: Marco Vullo del Pd è il più votato in tutta la città di Agrigento. Per lui, ben 744 preferenze che distanziano il secondo più votato, l’ex assessore Gerlando Gibilaro (Ncd) che ottiene 604 preferenze. Tra i più votati anche Nino Amato (Agrigento Cambia) che ottiene 550 voti; Alfonso Mirotta (Ncd) 532 voti; Alessandro Sollano (Ncd) 489 preferenze; Gianluca Urso (Forza Silvio) 403 voti; Giovanni Civiltà (Forza Silvio) 388 voti; Angelo Vaccarello (Uniti per la città) 351 voti; Angela Galvano (Pd) 336 voti. 

Uscenti e riconfermati a suon di voti. Ad Agrigento sembra vivo ancora il pensiero “gattopardesco”: “Bisogna che tutto cambi perché non cambi niente”.

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