Atto conclusivo della nota operazione antidroga “Piazza pulita”, che aveva smantellato una cellula straniera dello spaccio. Sei i pusher che furono arrestati nell’aprile 2019. I Carabinieri li avevano filmati mentre riversavano fiumi di droga nel centro storico della città dei Templi. Ieri sera l’ultimo arresto: al termine di estenuanti ed ininterrotte ricerche, un uomo di origine nigeriana, scappato dalla Sicilia poco prima degli arresti, è stato riconosciuto ed immediatamente fermato da una pattuglia della Stazione di Agrigento. Anche per lui, come per gli altri, si sono aperte le porte del carcere Di Lorenzo di Agrigento.
Per mesi avevano riversato tra i vicoli del centro storico di Agrigento, fiumi di hashish e marijuana. Giovani e giovanissimi i clienti prediletti di una banda di gambiani, che si erano quasi impossessati della centralissima Piazzetta Ravanusella e del dedalo di vie e viuzze della movida. Spaccio a cielo aperto, di giorno e di notte, nei confronti di ragazzi, frequentatori di pub e di happy hour, o studenti all’uscita di scuola. In più occasioni, la banda non aveva esitato, come registrato dalle telecamere dei Carabinieri, a prendere a bottigliate in testa i loro giovani clienti. I Carabinieri avevano arrestato in tutto sei persone. Quattro gambiani, un senegalese ed una donna, con passaporto italiano, ma proveniente dal Belgio. Erano stati perquisiti anche numerosi edifici diroccati ed abbandonati presenti nel centro storico, utilizzati dai pusher per nascondere la droga.
Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto era stato emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento a firma della D.ssa Alessandra Russo. L’esigenza di intervenire subito con i fermi era sorta, sia a causa della violenza e della sfrontatezza con cui operava il gruppo criminale, sia per il pericolo che lo stesso facesse perdere le proprie tracce, ma anche a seguito delle forti tensioni che si erano registrate in città (in Piazzetta Ravanusella in particolare) tra gli spacciatori e la operosa comunità dei senegalesi residente in zona. Più volte infatti le Forze dell’Ordine erano dovute intervenire a causa di alcuni turbamenti dell’ordine pubblico. La sfrontatezza e la disinvoltura con cui gli spacciatori operavano a qualsiasi ora del giorno e della notte avevano infatti indotto alcuni senegalesi a prendere posizione, fino ad arrivare alle mani con i gambiani.
L’operazione, denominata “Piazza Pulita”, era stata avviata nell’ottobre 2018 dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Agrigento e della locale Stazione. Ripetute ed esasperate erano diventate le richieste di aiuto di residenti e di operatori commerciali della zona. I militari avevano così iniziato a pedinare i sospettati. Ma quando si sono resi conto che tra i vicoli si aggiravano vere e proprie vedette, dovettero industriarsi, salendo sui tetti delle case del centro storico. Da lì filmarono, di notte e di giorno, i traffici dei pusher e gli edifici abbandonati utilizzati dalla banda per nascondere la droga. Infine i militari disseminarono in zona telecamere, nascondendole negli anfratti più impensabili. Il controllo dei numerosissimi giovani che, all’uscita di scuola, o prima di andare a fare l’aperitivo, si avventuravano volutamente tra i vicoli per acquistare le dosi di “roba” costituì poi un prezioso riscontro dell’attività di spaccio in corso.
Il dato inquietante che ne emerse fu che, tra i 32 segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, la gran parte era minorenne ed alcuni giovani addirittura sedicenni.
Uno dei dati più impressionanti che colpirono gli investigatori fu altresì la determinazione, la sfrontatezza e la violenza con cui il sodalizio operava indisturbato. In più occasioni, infatti, come documentato dalle telecamere installate dai Carabinieri, gli indagati, spesso ubriachi o sotto l’effetto di stupefacenti, diedero luogo, tra di essi, a liti furibonde, nonché, in almeno tre circostanze, a violente aggressioni fisiche, talvolta a colpi di bottiglie di vetro in testa, nei confronti di acquirenti minorenni e di residenti.
Va sottolineato che, nel corso delle indagini, i Carabinieri di Agrigento arrestarono nel tempo in flagranza di reato, proprio nei pressi di Piazzetta Ravanusella, altri 16 soggetti sorpresi a spacciare droga in zona. Il giro di affari complessivo registrato nel corso dell’intera operazione fu stato stimato in oltre 150 mila euro, se si considera che ogni giorno aveva luogo una media di 40 scambi di stupefacente, per oltre 120 grammi di roba smerciata e con un guadagno medio di oltre 600 euro per ogni giornata “lavorativa”.
Ieri sera l’ultimo arresto. Una pattuglia della Stazione di Agrigento, controllando i vicoli del centro storico, in via Empedocle ha riconosciuto uno dei pusher che era sfuggito alla cattura, poiché scappato dalla Sicilia poco prima. I carabinieri non avevano dimenticato il volto del 22enne di origini nigeriane. È bastato poco per riconoscerlo tra i tanti frequentatori del centro in orario serale. Immediatamente l’uomo è stato fermato e portato in caserma. Anche per lui, come per gli altri, si sono aperte le porte del carcere di Lorenzo di Agrigento, suggellando definitivamente quella che può definirsi una delle più incisive operazioni di contrasto al traffico di stupefacenti in città.