Agrigento, scuola De Cosmi. Area Rinnovamento: “si faccia chiarezza”
L’esponente del movimento “Area Rinnovamento”, Ornella Patti, interviene in merito alle ultime vicende che riguardano il plesso De Cosmi del Villaggio Mosè.
“Dopo appena 4 anni dalla sua solenne inaugurazione, accompagnata da un’imponente sfilata di autorità – dichiara Ornella Patti – ci ritroviamo a parlare dell’istituto. In questi anni numerosi sono stati gli episodi che hanno mostrato la precarietà dello stabile (infiltrazioni d’acqua, caduta di calcinacci, crepe alle pareti…) e che chiaramente hanno messo in allarme le famiglie preoccupate per l’incolumità dei propri figli. Tanti gli interventi evidentemente palliativi se oggi ci ritroviamo con un immobile dichiarato pericoloso per gli alunni messi ora alla porta”.
“L’unica soluzione prospettata dal Dirigente scolastico e dal Sindaco sembrerebbe quella di spostare tutti gli alunni presso l’istituto “Quasimodo” di Villaseta.
I genitori sono chiaramente infuriati in quanto una decisione di questo tipo comporterebbe numerosi disagi per gli stessi: molti hanno più figli, di età diverse e dislocati in scuole differenti senza contare che l’istituto disterebbe non pochi chilometri dalla propria zona di residenza”.
“Ci chiediamo come sia possibile che tali criticità vengano fuori solo adesso; perchè non si è affrontata prima una situazione così spigolosa, che riguarda oltre 150 alunni e che non è di certo saltata fuori dal nulla? Vero è che le somme per la ristrutturazione e la messa in sicurezza dello stabile stanno arrivando solo adesso, ma il Sindaco, non doveva prevedere che affrontare il problema ad anno scolastico iniziato avrebbe inevitabilmente provocato il caos?
Ascoltando i genitori sembra inoltre che ogni alternativa proposta alle famiglie, che per questo si sentono prese in giro, sia stata un semplice bluff per riportare tutto alla prima e unica ipotesi: quella di Villaseta.
Una soluzione, prospettata tra l’altro da alcuni genitori,- conclude Patti- potrebbe essere quella di congelare la somma pervenuta fino alla fine dell’anno scolastico ed effettuare nell’immediato lavori che intanto scongiurino i pericoli maggiori, ad esempio le infiltrazioni d’acqua, lasciando quindi proseguire le lezioni all’interno dello stesso immobile”.
“Chiediamo – conclude Patti – quindi alle autorità di mostrare un po’ più di chiarezza e di prendere seriamente in esame la soluzione da noi prospettata”.