Lo stesso ritirava i biglietti di accesso al sito archeologico dai turisti riferendo loro che servivano per una inesistente statistica per conto dell’Unesco e li rivendeva ad altri visitatori, procurandosi così l’ingiusto profitto.
Allertato il 112 da un visitatore insospettito e giunti immediatamente sul posto, i carabinieri hanno proceduto all’immediata acquisizione delle informazioni, apprendendo contestualmente che il raggiro era stato effettuato anche nei confronti di altri visitatori.
Nell’immediatezza i militari hanno proceduto al rintraccio del dipendente dell’ente descritto dai visitatori. A tal punto, gli stessi militari hanno proceduto a perquisizione personale e veicolare nei confronti dello stesso con esito positivo e rinvenendo nel veicolo, sotto il tappetino posteriore lato guida, dei biglietti privi di matrice già emessi per l’ingresso alla valle dei templi.
Il ricavo proveniente dai visitatori presenti sul posto è stato restituito ai legittimi proprietari.