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Agrigento riabbraccia “San Calogero”: al via la prima domenica in onore del Santo Nero

Misticismo, antiche tradizioni, leggende e profonda fede cristiana che si uniscono e sprigionano un’energia difficilmente traducibile in semplici parole. Tutto racchiuso in una parola: San Calogero.

Iniziano oggi i festeggiamenti in onore del “Santo Nero”, amato e venerato dagli agrigentini. Un’attesa che ogni anno ha permesso a fedeli e cristiani di rinnovare la devozione verso il Santo.

Una festa, quella di San Calogero, che ritorna alle antiche tradizioni. Quest’anno – per entrambe le processioni domenicali – sarà possibile salire sul fercolo per baciare la statua del Santo. Alcune limitazioni – per ragioni di sicurezza – saranno però previste. ed infatti, la scalinata e il sagrato dovranno restare vuoti e nessuno potrà salire per baciare il simulacro all’uscita.

Da 15 secoli questo “fenomeno religioso” esiste e non accenna a diminuire e chi abbia partecipato, anche una sola volta, ai festeggiamenti in onore di San Calogero, nelle prime domeniche di luglio, ha certamente provato un senso di stupore nel vedere tutta quella moltitudine di gente, che dalla mattina alla sera, circonda, abbraccia e porta il Santo in trionfo. Una storia quella di San Calogero molto attuale e suggestiva.

Si narra, infatti, che il monaco Calogero, venuto in Sicilia ad evangelizzare e diffondere la fede cristiana, durante un lungo periodo di pestilenza andasse in giro a chiedere del pane da dare ai poveri. La gente, rintanata in casa per paura della peste, al passaggio del monaco avrebbe lanciato il pane dalle finestre per evitare che Calogero si avvicinasse troppo alle proprie abitazioni.

Ancora oggi, ma non quest’anno, i fedeli venerano il Santo nero abbracciandolo, votando i bambini che con le vesti bianche vengono portati al cospetto di San Calò in un turbinio di confusione, sudore, piedi scalzi, devozione e tamburi che scandiscono il tempo di una frenesia difficile da trovare in qualsiasi altra festa religiosa.

Ad allietare la settimana di festeggiamenti, collateralmente alla festa religiosa, saranno i tradizionali Tammurinara dell’associazione “I Tammura di Girgenti” che suoneranno in diversi momenti della settimana nei pressi del Santuario e in giro per la città e le frazioni.