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Agrigento, restituita alla comunità l’Officina delle Tradizioni Popolari Siciliane

Restituita alla pubblica fruizione l’Officina delle Tradizioni Popolari Siciliane, luogo del cuore del Fai, spazio espositivo culturale che il “Val d’Akragas”, compagnia di folklore iscritta al Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, ha donato alla città.

Ad intervenire il Sindaco di Agrigento, Antonietta Testone in rappresentanza del Libero Consorzio Comunale, Mimmo Catuara per l’ Ufficio Scolastico, Costantino Ciulla, Assessore alla Cultura ed al Turismo e Giuseppe Taibi, Delegato del Fai.

Lo spazio espositivo, nato a costo zero, rappresenta una sezione dell’Ecomuseo del Libero Consorzio Comunale e dell’Amministrazione di Agrigento: un piccolo gioiello dell’arte popolare che, in sezioni diverse, custodisce attrezzi di lavoro dei contadini, dei pescatori, degli artigiani ed alcuni costumi della tradizione folkloristica agrigentina.
Un’altra sezione e’ dedicata agli strumenti musicali etnici siciliani e della cultura popolare internazionale.

Lo spazio, inoltre, e’ impreziosito da un teatrino dell’opera dei pupi, patrimonio immateriale dell’UNESCO, che, durante le visite di studenti e visitatori, sarà rappresentato.

L’Officina delle tradizioni popolari, dedicata a Gigi Casesa, ambasciatore del folklore nel mondo, intende raccontare un pezzo della storia dell’identità della Sagra del Mandorlo e del Val d’Akragas, tra foto, ricordi passati e presenti.
Il piccolo spazio espositivo sarà inserito nel circuito museale e culturale, in previsione di Agrigento, capitale della cultura 2025, come attività di laboratorio didattico per le scuole ed una valida attrazione turistica per i visitatori.