Nella fattispecie, dopo la ristrutturazione della piazzetta, i residenti del palazzo antistante hanno trovato “offensivi” visivamente, quelle che ritengono essere due vere e proprie costruzioni in ferro poste a confine con la loro proprietà. Costruzioni che, come rilevato dagli abitanti della zona in determinate occasioni, servono da “scudo” per coloro che devono espletare i propri bisogni corporali.
Inoltre, la missiva inviata al Comune, con la quale si intima entro 30 giorni la rimozione dei manufatti, riporta che le linee e i materiali utilizzati sono “drammaticamente in forte contrasto con la magnifica Chiesa distante pochi metri e mal si sposano con l’intero luogo“.
Per questi motivi se ne chiede la rimozione, invitando i tecnici del Comune ad un sopralluogo per constatare quanto denunciato dai condomini.
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