Agrigento, questione netturbini. Cgil, Cisl e Uil scrivono a Firetto e Fontana
Le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, per tramite dei rispettivi segretari generali provinciali, Massimo Raso, Maurizio Saia e Gero Acquisto, scrivono al sindaco di Agrigento e all’assessore all’ambiente Mimmo Fontana, sulla questione dei netturbini licenziati dopo la gara d’appalto del Comune di Agrigento.
Questo il testo della missiva:
“Nelle settimane scorse ci siamo incontrati prima con Ella e poi con l’Assessore Fontana.
Tra le questioni poste Vi era la vicenda dei netturbini che sono rimasti fuori dal nuovo appalto e che da circa 3 mesi presidiano la sede del Comune.
Avevamo avuto rassicurazioni circa una soluzione positiva della questione e che si lavorava ad un accordo con il R.T.I. che prevedeva un loro assorbimento e ripresa al lavoro.
Ora sappiamo che questa ipotesi è saltata per una sopravvenuta indisponibilità aziendale che non vorrebbe accollarsi l’onere della responsabilità circa tale assorbimento che sarebbe potuto avvenire subito.
Il fatto che si fosse vicini ad un accordo conferma che questo accordo era possibile, ma una cosa è certa: il “cerino acceso” non può rimanere in capo ai 13 netturbini che sarebbero gli unici a scottarsi in questa triste vicenda!
Per questa ragione siamo qui a chiederVi di attivare ogni strumento utile, non escludendo la rescissione del contratto al R.T.I., qualora lo stesso rifiutasse di dare seguito agli impegni contrattuali che da sempre li obbligano al mantenimento dei livelli occupazionali.
Non ci sono alternative: questa vicenda si deve chiudere positivamente con il ritorno al lavoro di questi lavoratori che sono stati ingiustamente messi fuori,
Confidiamo sulla Vostra tempestività e Vi inviamo cordiali saluti”.