Agrigento, “querelle” iter concessorio: La Scala (M5S) controreplica a Virone
“La nota a firma del vice-sindaco del Comune di Agrigento. dr. Elisa Virone lascia senza parole, soprattutto se si pensa che tali affermazioni provengono da un’ esercente la professione forense”.
Inizia così la controreplica del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Agrigento, Marcello La Scala (in foto), sulla “querelle” relativa all’iter concessorio edilizio di una struttura commerciale al Villaggio Mosè.
“La dr. Virone – sottolinea La Scala – non deve nascondersi dietro il dito, rappresentato da una sentenza del T.A.R. di Palermo che, come noto, non ha assolutamente detto che in quella porzione di territorio di Agrigento si possa realizzare un insediamento commerciale, ma, piuttosto, deve rispondere ad una semplice domanda: quella costruzione è, P.R.G. alla mano, legittima o no?”
“E, ancora, la dr. Virone condivide il pensiero dei Dirigenti del Comune di Agrigento, Principato e Greco, che all’unisono hanno precisato come in quella porzione di territorio non si possa realizzare alcun insediamento commerciale, oppure la pensa diversamente?”
“E se la pensa diversamente, da responsabile dell’Urbanistica, perché non invita i propri Dirigenti a rilasciare l’atto concessorio alla società che sta eseguendo i lavori in questione?
E se si dovesse appurare in un futuro più o meno prossimo che quell’immobile sia stato realizzato contra legem, chi ripagherà il Comune di Agrigento per l’ennesimo scempio ambientale?
Quindi, si invita il vice-sindaco di Agrigento, avv. Elisa Virone, a non vestire i panni del Ponzio Pilato di turno, ma ad assumersi tutte le proprie responsabilità, chiarendo, non appena al sottoscritto, ma a tutti gli agrigentini per bene, se quella costruzione è conforme alla legge e al P.R.G. vigente, oppure vada immediatamente e senza indugio bloccata”, conclude La Scala.