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“Agrigento Punto e a Capo” in Tour intorno alla foce del fiume Akragas tra Maddalusa e Babbaluciara – VIDEO

A quanti di noi è capitato di recarci alla foce del fiume Akragas per ammirare la colonia di uccelli selvatici come le varie specie di Anatre, Oche, Cormorani, Gallinelle d’acqua ed Aironi che da qualche anno si sono riprodotti, ripopolando in maniera esponenziale quei luoghi.

Uno spettacolo della natura come pochi, a pochi passi dal lido di San Leone, nella città dei Templi di Agrigento.
“Ti sembra di ritrovarti in una meravigliosa riserva naturale; sembra di vivere una puntata del Mondo di Quark di Piero Angela, ma attenzione! devi badare a non distrarre l’occhio verso quella che fu la spiaggia della Babbaluciara: il luogo dove da ragazzi si andava a cercare la preziosa ambra, da molto tempo è diventato ricettacolo di rifiuti di ogni genere sparsi ovunque, dagli scarti da cantiere come mattonelle, sanitari rotti e calcinacci, alle bottiglie e contenitori di plastica, lattine, cotton fioc, cicche di sigarette, copertoni di auto e chi più ne ha più ne metta”.
A farla da padrone sono centinaia di scatole di preservativi, giornali, involucri per assorbenti e profilattici ovviamente usati, e fazzoletti sporchi.

Praticamente tutt’altro scenario rispetto agli animali acquatici che ammiri di giorno.
Complice, la facilità di raggiungimento dei luoghi a bordo di una macchina, di notte infatti, lo scenario si trasforma in una sorta di bordello a cielo aperto, diventando meta preferita (e come dar loro torto) di coppiette che godendosi il paesaggio, consumano qualche ora d’amore. Certo, alla fine del “lieto evento” sarebbe sufficiente ripulire la piazzola di sosta raccogliendo ciò che si è usato e riporlo in appositi cassonetti anziché lasciare tutto lì alla vista di quanti, l’indomani, con la luce del sole frequenteranno quel luogo che rimane tuttavia meraviglioso.
Teniamo a precisare che detti rifiuti rappresentano un impatto ambientale molto pesante considerata la presenza delle specie animali presenti nel luogo. La domanda ricorrente è: “a chi tocca pulire, vigilare e multare”?

L’appello viene ovviamente rivolto alle associazioni ambientaliste cui sta a cuore quella che potrebbe divenire riserva naturale in un meraviglioso contesto marino, ma, anche al competente demanio marittimo.
Nell’attesa, proponiamo che venga inibito l’accesso veicolare lasciando il solo passaggio pedonale.

(Guarda il video)

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