Il giudicato, che ha già scontato un anno di carcerazione preventiva, sarebbe uno dei presunti scafisti che nel 5 novembre del 2015 avrebbero condotto un’imbarcazione di fortuna, ricolma di immigrati nordafricani (circa 520) partita dalle coste libiche e diretta verso quelle siciliane, quando fu intercettata in mare aperto da una nave militare spagnola.
Il giudice, accogliendo la richiesta degli avvocati difensori Marco Padùla, Daniele Re e Giancarlo Trovato, ha riconosciuto le circostanze attenuanti grazie alle quali la pena prevista dall’art. 12 del Decreto Legislativo 25 n. 286/1998 è stata sensibilmente diminuita.