Chieste dal sostituto procuratore generale di Palermo otto condanne al processo d’Appello nato dall’inchiesta denominata “Self Service” che ipotizza un giro di presunte tangenti all’Ufficio Tecnico comunale di Agrigento in cambio di licenze edilizie.
Le condanne riguardano un funzionario ed un dirigente dell’ufficio tecnico, nonché altri soggetti fra imprenditori e soci, di fatto, di uno studio. Come si ricorderà, in primo grado il Tribunale di Agrigento, presieduto da Francesco Paolo Piazzo, a latere Rosanna Croce e Ermelinda Marfia, aveva emesso sentenza di condanna per otto imputati e tre assoluzioni. In particolare, gli imputati erano accusati, a vario titolo, dalla procura della Repubblica di Agrigento di corruzione, associazione a delinquere, truffa e abuso d’ufficio.
Condannati anche due vigili urbani, nonché un veterinario coinvolto in una vicenda parallela al presunto giro di tangenti e relativa ad un falso verbale di controllo eseguito in un cantiere.
Parte civile nel processo il Comune di Agrigento. Dopo le richieste di condanna ora spetterà alle arringhe difensive rappresentate dagli avvocati Salvatore Pennica, Angelo Nicotra, Antonino Mormino, Antonio Catania, Antonio Baldacchino, Diego Galluzzo, Nicolò Grillo, Vincenzo Caponnetto e Arnaldo Faro. In tutto saranno quattro le prossime udienze: 8 marzo, 5 aprile, 3 maggio e 28 giugno.