Con lei anche la sorella Concetta, consulente di un patronato, finite nei guai dopo una presunta estorsione e tentata estorsione ai danni di alcuni clienti.
Come si ricorderà, nei giorni scorsi la Cassazione aveva rigettato la richiesta della difesa ritenendo inammissibili i ricorsi presentati relativa all’impugnazione dell’ordinanza del Gup del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, che lo scorso 9 giugno aveva restituito gli atti del procedimento a loro carico in Procura, ritenendo che il fatto contestato fosse diverso rispetto a quelli descritti nei capi di imputazione.