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Agrigento, presto una intera mappatura degli ipogei

Sarà presto realizzata una mappatura degli ipogei del centro storico di Agrigento.

Continua così il lavoro del Genio Civile di Agrigento che, attraverso uno specifico incarico, potrà realizzare un sistema di georeferenziazione per individuare con precisione il percorso della rete ipogeica della città.

La prima fase riguarderà l’acquisizione dei dati relativi alle indagini di ispezione del sottosuolo, recentemente eseguite dal Genio Civile. Da tali indagini risulta il rinvenimento di un ipogeo non ancora catalogato sotto la via Atenea, di fronte alla chiesa di San Giuseppe. In particolare, le telecamere, introdotte attraverso un foro praticato sul bordo di via Atenea, hanno rilevato la volta dell’ipogeo ad una profondità di 5,80 metri e mostrano chiaramente una cavità ben definita, dell’altezza di 1,60 metri che, probabilmente, si riallaccia, o si riallacciava, all’ipogeo già esistente sotto la chiesa di San Giuseppe. Le immagini catturate dalla telecamera fanno pensare che l’ipogeo ispezionato sia stato molto probabilmente utilizzato quale rifugio antiaereo, durante la seconda guerra mondiale. Infatti, su una delle pareti dello stesso ipogeo, è ben visibile una fila di chiodi, che presumibilmente sosteneva punti di illuminazione sotterranea. Il sopralluogo effettuato ha dato contezza di un patrimonio ipogeo molto imponente con sviluppi planimetrici molto interessanti e con ambienti che potrebbero prestarsi, una volta effettuati gli interventi manutentivi, ad una fruizione turistica. I lavori proseguiranno per raggiungere gli obiettivi fissati in occasione dell’insediamento. In particolare, nei prossimi giorni, sarà valutata l’ipotesi di sottoscrivere una convenzione tra la Regione Siciliana e il Comune di Agrigento affinché possano essere capitalizzate al meglio le risorse economiche in capo al Comune sul tema degli ipogei (finanziamento del Ministero dell’Ambiente), consentendo al tavolo di offrire il proprio contributo per la progettazione, previo rilievo topografico, dei lavori necessari per la messa in sicurezza e per la riqualificazione di una parte della rete ipogeica che potrebbe essere resa fruibile ai fini turistici. La seconda fase dei lavori sarà invece centrata sulla verifica di campo, quindi sull’individuazione, sulla base della documentazione acquisita, delle zone nelle quali intervenire per garantire la pubblica incolumità e delle zone da riqualificare e valorizzare ai fini turistici.