Agrigento, personale nella scuola. UIL: “su GAE e mobilità difformità di giudizio nei Provveditorati”
Sul difficile inizio dell’anno scolastico 2016/2017 interviene la Uil di Agrigento attraverso Gero Acquisto e Lillo Burgio e nella fattispecie sulle operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisorie delle cattedre ancora scoperte in ambito provinciale e sulla difformità di giudizio da parte dei provveditorati sull’inserimento nelle Gae dei ricorrenti.
“L’anno scolastico purtroppo è iniziato con i soliti ritardi e si va sempre alla rincorsa. Infatti per la problematica ancora a oggi non risolta del personale della scuola di ogni ordine e grado per quanto concerne l’utilizzazione e l’assegnazione provvisoria delle cattedre che rende sempre più difficoltoso un funzionale e regolare svolgimento delle lezioni per gli allievi nell’agrigentino, siamo ancora in alto mare. Queste operazioni dovevano concludersi entro il 31 agosto,invece questi ritardi hanno già sfalsato il normale svolgimento delle lezioni. La Legge 107/15 la cosiddetta “buona scuola “ come abbiamo sostenuto presentava delle falle che oggi sono venute fuori. E’ vero che il personale del Provveditorato ha lavorato alacremente anche nei mesi estivi per smaltire le assegnazioni del personale della scuola, ma ancora queste procedure non sono state concluse arrecando nocumento per gli allievi e un vero valzer della cattedre con disagi che si spera possano concludersi nel più breve tempo possibile. Un’altra problematica che sottolineamo riguarda le Gae (Graduatorie ad esaurimento), che sta mettendo in ambasce numerosi ricorrenti inseriti con riserva nelle graduatorie, infatti in alcuni provveditorati se questo personale è in posizione utile, gli viene conferito l’incarico di lavoro, in altri provveditorati invece no, creando una chiara disparità di trattamento da provincia a provincia. Questo lo riteniamo lesivo e inaccettabile, perché la pubblica amministrazione non può usare due pesi e due misure, perciò queste operazioni vanno governate e risolte con lo stesso metro di giudizio“.