A seguito di controlli congiunti con personale della sez. di P.G. – aliquota Corpo Forestale Regione Siciliana presso la Procura della Repubblica di Agrigento, dell’Ufficio periferico demanio marittimo della Regione Siciliana, della Soprintendenza beni culturali e ambientali di Agrigento e del Comune, militari della Guardia Costiera hanno elevato una sanzione da 1.032 € a carico di A.P. (36enne di P. Empedocle) e G.I. (48enne di Realmonte), contitolari di una società con sede a P. Empedocle concessionaria di uno stabilimento balneare in loc. Giallonardo (Comune di Realmonte), per modifica sostanziale non autorizzata alla struttura (realizzazione di un chiosco in legno). Nell’occasione è stato inoltre riscontrato lo sbancamento di una duna ricadente all’interno dell’area in concessione (zona dichiarata “di particolare pregio ambientale” con decreto della Regione), motivo per cui è stata avanzata contestuale richiesta all’amministrazione regionale per l’avvio del procedimento di decadenza dell’atto concessorio, ed è stata inoltrata all’A.G. informativa per i reati di danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali (art. 635 e 734 del Cod. Penale).
In una distinta operazione, i militari del Corpo hanno elevato una sanzione da 1.032 € a carico di G.D. (47enne di Agrigento), titolare di una società con sede nel capoluogo concessionaria di uno stabilimento balneare in loc. S. Leone (Comune di Agrigento), e R.M.L. (34enne di Agrigento), gestore dello stabilimento, per modifica sostanziale non autorizzata e variazione della struttura (realizzazione di un punto di distribuzione bevande in legno).
Le motovedette della Guardia Costiera, a loro volta, hanno condotto mirati controlli lungo la costa. 9 persone sono state sorprese, in loc. Scala dei Turchi ed in loc. Capo Rossello (Comune di Realmonte), con unità da diporto a motore in navigazione tra 20 e 30 metri dalla riva, pertanto all’interno della fascia di 150 metri dalla costa a picco sul mare riservata alla balneazione ai sensi dell’Ordinanza n. 19/2014 della Capitaneria di Porto. Nei confronti dei trasgressori (S.B., 50enne di P. Empedocle; C.P., 55enne di P. Empedocle; G.D.F., 51enne di Agrigento; R.B., 33enne di Agrigento; R.A., 30enne di Agrigento; C.C., 29enne di Agrigento; T.P., 22enne di Grotte; L.D.M., 54enne di Aragona; F.S., 41enne di Palermo) sono state elevate altrettante sanzioni da 172 €. Un cittadino britannico (T.A.M. di 71 anni) ha ricevuto una sanzione da 2.064 € per aver ancorato la propria imbarcazione a vela all’interno dello specchio acqueo dello scalo di P. Empedocle, senza autorizzazione della Capitaneria di Porto, in violazione dell’Ordinanza n. 32/2013 che regola ancoraggio e ormeggio per motivi di sicurezza della navigazione e tutela della pubblica incolumità.
Infine, una motovedetta della Guardia Costiera ha rinvenuto in mare, ad un centinaio di metri dalla costa in loc. Cannatello (Comune di Agrigento), una rete da pesca di tipo tremaglio (munita di galleggianti, piombi e relativi gavitelli), in cattivo stato d’uso, della lunghezza di circa 200 metri. La rete (abusivamente collocata all’interno della fascia riservata alla balneazione e priva di regolari segnalazioni, quindi pericolosa anche sotto il profilo della sicurezza e della tutela della pubblica incolumità), è stata recuperata dai militari e posta sotto sequestro amministrativo, per il successivo deposito presso apposito magazzino in attesa del provvedimento definitivo di confisca e del successivo avvio a distruzione e smaltimento in discarica autorizzata. I proprietari, se identificati, rischiano una sanzione da 2.000 a 12.000 €.