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Agrigento, nuova assoluzione per Giuseppe Arnone: era accusato di oltraggio ad un poliziotto

Altra assoluzione per Giuseppe Arnone. Venerdì 18, nel pomeriggio, il Tribunale di Agrigento, nella persona del Giudice Sabrina Bazzaano, ha emesso la sentenza di assoluzione per Giuseppe Arnone – su conforme richiesta di assoluzione della Procura di Agrigento – in merito all’accusa di avere oltraggiato i poliziotti di Licata.

Questa è la seconda assoluzione di questo mese di ottobre per Giuseppe Arnone: la settimana precedente il GUP di Caltanissetta aveva assolto Arnone dall’accusa di Stalking. Il Tribunale di Agrigento ha assolto Giuseppe Arnone dall’accusa di avere oltraggiato il 15 novembre 2016 un poliziotto del Commissariato di Polizia di Licata. Giuseppe Arnone, quel 15 novembre 2016, svolgeva l’attività di difensore del Sig. Angelo Curella, e si trovava avanti alla villa del Curella che stava per essere demolita; in quell’occasione Giuseppe Arnone ebbe a protestare per la illegittimità delle demolizioni e ebbe modo di scontrarsi verbalmente con il poliziotto in questione. A quest’ultimo, Giuseppe Arnone ricordò che era meglio che stesse zitto in quanto avrebbe dovuto essere a sua volta processato per ciò che lo stesso aveva posto in essere illecitamente in danno di Giuseppe Arnone – sempre a Licata – il 25 aprile 2016.

Giuseppe Arnone, in particolare, faceva riferimento alla condotta del poliziotto che nel corso della manifestazione del 25 aprile 2016 a Licata prima aveva messo le mani addosso allo stesso Giuseppe Arnone, e poi aveva tentato di impedire ad un operatore di effettuare le riprese televisive dei comportamenti illeciti dei poliziotti di Licata.

Come detto, il PM di udienza aveva chiesto l’assoluzione di Giuseppe Arnone.

Sia avanti al Tribunale di Agrigento nel processo di Venerdì che avanti al Tribunale di Caltanissetta Arnone era difeso dagli avvocati Daniela Principato e Fabio Sardo.

Giuseppe Arnone in merito a questa seconda assoluzione ha dichiarato: “Sembrerebbe finalmente che la Giustizia e l’imparzialità siano tornate ad abitare alla Procura di Agrigento, che ancora una volta, da quando si è insediato il nuovo Procuratore, ha richiesto la mia assoluzione, ponendo fine alle precedenti condotte nettamente persecutorie. Ringrazio in particolar modo i miei avvocati per l’impegno che continuano a porre in essere instancabilmente a mio favore”.

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