La mozione è all’ODG della seduta odierna di “Aula Sollano”.
“Gli attivisti – scrive in una nota il consigliere comunale del M5S, Marcella Carlisi – ricordano all’amministrazione, come già indicato dai nostri rappresentanti in Consiglio, che:
• La repubblica riconosce il 21 novembre quale “Giornata nazionale degli alberi “. L’art 1 della legge 10/2013 dice: “In occasione della celebrazione della Giornata le istituzioni scolastiche curano, in collaborazione con i comuni e le regioni e con il Corpo forestale dello Stato, la messa a dimora in aree pubbliche, individuate d’intesa con ciascun comune, di piantine di specie autoctone”;
• L’articolo 2 della legge 10/2013 prescrive l’obbligo di “un albero per ogni neonato”. Per i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti si estende l’obbligo della messa a dimora di un albero anche per i minori adottati
• Che per l’articolo 2 comma 1 lett. C) della legge 10/2013, “art 3 bis. 1. Ciascun comune deve provvedere a censire classificare gli alberi piantati, nell’ambito del rispettivo territorio, in aree urbane di proprietà pubblica.”
• che all’art 2 comma due, si introduce l’obbligo, per il sindaco, di rendere noto il bilancio arboreo da comunicare due mesi prima del termine del mandato il bilancio arboreo: “Due mesi prima della scadenza naturale del mandato, il sindaco rende noto il bilancio arboreo del comune, indicando il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprieta’ pubblica rispettivamente al principio e al termine del mandato stesso, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza. Nei casi di cui agli articoli 52 e 53 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e in ogni ulteriore ipotesi di cessazione anticipata del mandato del sindaco, l’autorita’ subentrata provvede alla pubblicazione delle informazioni di cui al presente comma”
• Che l’art. 4 istituisce l’obbligo per i comuni di affrontare le varianti urbanistiche necessarie per il verde e i servizi entro il 31 dicembre di ogni anno, qualora questi risultassero inadempienti sulle quantità minima di spazi riservati alle attività collettive, a verde pubblico parcheggi da osservare in rapporto agli in residenziali e produttivi.
• Che l’Art. 6 Promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani 4. dice che: “I comuni e le province, in base a sistemi di contabilita’ ambientale, da definire previe intese con le regioni, danno annualmente conto, nei rispettivi siti internet, del contenimento o della riduzione delle aree urbanizzate e dell’acquisizione e sistemazione delle aree destinate a verde pubblico dalla strumentazione urbanistica vigente.“