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Agrigento, Miccichè e Trupia replicano alla nota del consiglio direttivo dell’Ati

Il Sindaco e il Vicesindaco di Agrigento Franco Miccichè e Aurelio Trupia replicano perentoriamente alla presa di posizione del consiglio direttivo dell’Ati attraverso una nota stampa e controbattono per fare chiarezza una volta e per tutte sulla posizione della gestione e sul percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato su chi gioca a confondere le acque in una vicenda dove la posizione di questa amministrazione è chiara ed è stata sempre lineare.
Ecco la nota di risposta del Sindaco Miccichè e del Vicesindaco Aurelio Trupia:
“Leggiamo, con una certa sorpresa e non poco disappunto, le dichiarazioni dei componenti del Direttivo dell’ATI che maldestramente vorrebbero attribuire al Comune di Agrigento e al suo Consiglio comunale, che ha già, per come richiesto dall’ATI, preso atto dello statuto della società consortile con richiesta di ulteriori chiarimenti, responsabilità circa un fantomatico stop verso il percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico. (Lo statuto era già stato approvato dall’assemblea dei Sindaci)
Sebbene questa Amministrazione abbia manifestato fin da subito tutti i propri dubbi rispetto al percorso che era stato già tracciato e del quale si è trovata a prenderne atto, appare grottesco il tentativo di scaricare su chi pone interrogativi (per di più suffragati da provvedimenti formali di organi terzi come ad esempio i revisori dei conti) responsabilità di sorta, per di più dato che questa Ati è già commissariata proprio per la sua incapacità ad affrontare i numerosi nodi che riguardano la nuova forma di gestione del servizio idrico.
Proprio la presenza del commissario esclude la possibilità che l’iter di creazione della società consortile possa interrompersi, come dovrebbe essere chiaro a tutti.
Pertanto, lungi dal voler mortificare l’egregio e faticoso lavoro fin qui svolto, non capiamo l’annuncio delle dimissioni del Direttivo, a meno che non si tratti di una proposta che possa puntare ad un effettivo rilancio dell’azione amministrativa dell’ATI rispetto agli appuntamenti importanti che ci aspettano. Questa Amministrazione, nel ribadire ancora una volta che la propria azione è improntata nella gestione del S.I.I. in mano pubblica, non è in ascolto di alcun subdolo mormorio, ma non è nemmeno disposta a farsi intimorire da chi è convinta che urlando “acqua pubblica” senza però aver mai posto in essere gli atti conseguenti, possa ottenere la ragione, si chiede solamente, che chi è preposto a prendere decisioni così importanti, sia messo nelle condizioni di scegliere con dati di fatto e numeri alla mano”.