Agrigento, licenziamenti TUA: reintegrato anche il Segretario Generale della FILT CGIL
“La “vicenda” dei 10 licenziamenti della TUA aveva interessato anche il nostro Segretario Generale della FILT CGIL, la categoria della CGIL che si occupa dei Trasporti. Abbiamo, in questi mesi scelto un “profilo basso” per non urtare il percorso processuale”.
Lo afferma in una nota il segretario provinciale della CGIL, Massimo Raso, che aggiunge:
“Gli venivano contestati fatti assolutamente risibili (secondo l’Azienda il dipendente si sarebbe reso responsabile di alcune presunte mancanze, incentrate soprattutto su una fermata-capolinea in Contrada Calcarelle). per i quali il licenziamento era davvero un provvedimento abnorme. Giuseppe Donisi, con il patrocinio dell’avv. Alessandro Rampello, si è rivolto al Giudice del lavoro di Agrigento che, ritenendo il licenziamento illegittimo, lo ha annullato condannando la società a reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro, a risarcirgli il danno subito, a versare i relativi contributi previdenziali e a pagare le spese legali. Come CGIL non possiamo che essere felici di questo risultato e continuiamo a denunciare la situazione, questa sì davvero abnorme, di un Azienda che non ottempera e non da esecuzione alle decisioni del Giudice del Lavoro! Sempre ieri, abbiamo richiamato l’attenzione di tutti (Assessorato regionale, Sindaco, Autorità Ispettive e Polizia Stradale) sulla situazione della Ditta TUA in fatto di sicurezza stradale”.
“Intendiamo, specificatamente, riferirci a due questioni:
1. Biglietti a bordo – i conducenti sono costretti a vendere i biglietti in qualunque situazione trasformando il posto di guida in un “registratore di cassa” e il conducente in un “cassiere di supermercato”, in questo modo mettono a rischio la sicurezza stradale, ciò in contrasto con quanto previsto dal codice della strada.
Riteniamo che sarebbe necessaria una rivisitazione delle classiche fermate a bordo strada, dove sarebbero permesse le sole operazioni di salita e discesa dei passeggeri.
Per quello che ricaviamo dalla lettura del codice della strada, solo per una manciata di secondi l’autobus può occupare la carreggiata stradale.
Le soste prolungate, richieste durante la vendita dei biglietti, sarebbero invece concesse solo in presenza del cosiddetto “golfo di fermata”, parte della strada esterna alla carreggiata destinata alla fermata dei bus.
A nostro avviso una sosta prolungata in una fermata tradizionale potrebbe far scattare una sanzione per intralcio alla circolazione ma anche e soprattutto mette a rischio la sicurezza stradale.
2. Orario del personale – Da quello che ci risulta il Personale è costretto ad espletare il servizio in modo continuativo per più di 15 ore facendo doppi turni.
A questo si aggiunge che il personale che opera nell’Azienda TUA, viene chiamato ad operare anche nella ditta Sais Trasporti, che pur essendo riconducibile alle stessa proprietà, è un’altra Società e ci appaiono assai dubbie le modalità di utilizzazione del personale.
Riteniamo che la TUA abbia il dovere di garantire la sicurezza di chi si affida al servizio di pubblico trasporto, con le denunciate irregolarità e omissioni di tali norme si mette a rischio l’incolumità tanto degli autisti quanto dei passeggeri e di chiunque altro si trovi per strada”.