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Agrigento, il Sindaco Firetto presenta la relazione annuale: “evitare il dissesto finanziario”

consiglio comunale relazione annuale 1Agrigento verso un’altra città: un anno di amministrazione e di protagonismo civico“.

È stato questo il titolo della relazione annuale presentata ieri in Consiglio Comunale, dal sindaco di Agrigento, Lillo Firetto.

Un Consiglio Comunale “difficile” che ha impegnato gli inquilini di “Aula Sollano” fino a tarda serata dopo l’esposizione delle 65 pagine che il Sindaco, con l’ausilio di alcune slide, ha illustrato la situazione ereditata e ciò che è stato fatto negli ultimi 365 giorni. Una relazione che è stato preludio di un dibattito che si è tradotto negli interventi, più o meno “aspri”, da parte dell’opposizione.  Un racconto, quello del primo cittadino, basato, come detto, sulla condizione finanziaria del Comune.

Un “punto” atteso quello di ieri da parte dell’intero Consiglio Comunale di Agrigento che è sembrato, al di là di ciò che è stato fatto (o non fatto), un luogo di “scontro” per accuse e critiche nei confronti della attuale gestione politica comunale.

Una situazione di pre-dissesto quella ereditata dal sindaco Firetto lo scorso mese di maggio del 2015, che avrebbe piuttosto potuto dichiarare il default dell’Ente, piuttosto che cercare di arginare una situazione tragica, ma non impossibile.

Nove punti sui quali, con chiarezza e semplicità, Firetto ha illustrato la sua attività amministrativa dell’ultimo anno. 

LA SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL COMUNE DI AGRIGENTO

Dodici mesi che vanno dal mese di giugno 2015 al giugno 2016 nei quali il sindaco ha illustrato, preliminarmente, la iniziale condizione economico-finanziaria dell’Ente, partendo dalle criticità di bilancio che hanno determinato le estreme difficoltà operative riscontrate nella realizzazione dell’azione amministrativa e che, ove non superate, continueranno a condizionare negativamente i risultati.

Un quadro che ha visto l’amministrazione comunale incentrare, fin dal suo insediamento, la propria azione nella realizzazione della precondizione di normalizzazione del quadro economico e finanziario della gestione del Comune di Agrigento; elemento quest’ultimo di sostenibilità e continuità della vita dell’Ente. Criticità rilevate soprattutto da una grave crisi di liquidità, da un elevato coefficiente di rigidità della spesa corrente, da difficoltà croniche nella riscossione dei tributi, nonché da un elevato grado d’indebitamento, oltre che una estrema rigidità della composizione della spesa derivante da spese di funzionamento (ben 22.957.746 euro ndr); mutui e prestiti (1.250.000 euro ndr); debiti fuori bilancio (1.717.780 euro ndr); spesa per servizi (57.555.441 euro ndr). Si tratta di dati importanti che incontrano difficoltà nella riscossione dei tributi e delle tariffe che costituisce uno degli elementi principali del grave rischio di dissesto in cui versa l’Ente.

Inoltre, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 30 del 21 dicembre 2015 si è provveduto alle modalità di ripiano del maggior disavanzo di 34.407.227,59 euro in 30 quote annuali di 1.146.907,59 euro, determinando così un impegno annuale che graverà sull’economia di bilancio, rappresentando una ulteriore costante compressione della spesa che certamente tutela le condizioni di equilibrio di bilancio, ma comprime la possibilità della programmazione amministrativa delle attività dell’Ente.

LE LINEE PROGRAMMATICHE

In generale le linee di mandato presenti nella relazione iniziale del Sindaco, vengono considerate astratte e prive di fondamento come un libro dei sogni. Questa definizione descrive tutt’altro che un limite. I sogni sono il motore di cambiamento e le persone impegnate in politica hanno bisogno di condividere un sogno per dare il meglio di se stessi. E quando un sogno si traduce in un progetto, prende consistenza e concretezza.

Per il Sindaco la condizione preliminare è quella di evitare il dissesto finanziario: ciò, secondo le linee guida dettate dall’amministrazione, potrà avvenire mediante l’attivazione di manovre di bilancio atte a bloccare tale tendenza invertendo al rotta e consolidando le condizioni di equilibrio finanziario. 

Obiettivo dell’Amministrazione, compatibilmente con le condizioni esogene degli strumenti di programmazione della spesa delle Amministrazioni sovraordinate, è quello di riallineare alle naturali scadenze, la tempistica dell’iter di approvazione del Bilancio di Previsione e del rendiconto.

In particolare, nella relazione illustrata dal Sindaco vi sono sei punti cardine: Amministrazione e governo locale; Città e territorio; Ambiente ed ecologia; Cultura e turismo; Istruzione e Polo Universitario; Welfare e sport.

Si tratta di macroaree sulle quali l’azione amministrativa comunale resterà condizionata ad altro obiettivo strategico o intervento operativo di programma rimarrà a ciò vincolato e subordinato.

Allo scopo di introdurre nella gestione dell’azione amministrativa i concetti di efficacia efficienza ed economicità a partire dal 2016 la giunta comunale ha approvato, seppur in maniera provvisoria per la mancanza dell’adozione del bilancio, il piano degli obiettivi con deliberazioni n. 10 del 01/02/2016 e n.97 del 06/07/2016.
Con tale provvedimento si è voluto favorire presso il Comune di Agrigento il passaggio, sia per gli amministratori che per i dipendenti, da una cultura basato sul mero adempimento dell’atto ad un impegno a svolgere azioni e raggiungere degli obiettivi e quindi dei risultati.

LE COSE FATTE

Firetto ha parlato del rilancio della Sagra del Mandorlo in Fiore, della raccolta differenziata avviata nel popoloso quartiere di Fontanelle, dell’esternalizzazione degli impianti sportivi, della pulizia e del decoro urbano, del rilancio del Teatro Pirandello, della viabilità e della pedonalizzazione, nonché di numerosi progetti atti ad intercettare finanziamenti. Proprio su quest’ultimo aspetto, il sindaco ha illustrato i tre finanziamenti ottenuti per il ripristino della palestra distrettuale di Piazza Ugo La Malfa, il recupero strutturale della Cattedrale “San Gerlando” di Agrigento, e la manutenzione dei solai delle scuole. All’attenzione dell’amministrazione anche il recupero del Centro Storico di Agrigento, nonché il progetto sulle periferie degradate.

Su tutto, l’elemento di “vero” rinnovamento l’oramai famoso “protagonismo civico“. Un’invenzione che ha davvero fatto la differenza ad Agrigento, dove il connubio tra Ente Pubblico e Privato ha fatto in modo di rendere più vivibile la città. “Protagonismo civico” che si associa ad una maggiore consapevolezza da parte del cittadino che vuole essere parte attiva di un percorso di rilancio della città. Tanti gli interventi che in questo ultimo anno hanno visto parte attiva numerosi privati che, con piccoli e grandi interventi, sono intervenuti con la collaborazione del Comune per migliorare aree abbandonate, dare decoro al centro cittadino e creare quel “quid” in più per un città che vuole tornare a far parlare positivamente di sé.

LE CRITICHE

Dopo l’illustrazione della relazione, non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione che, più che trovare elementi di discussione per il sano confronto per la crescita della città, cerca di condannare l’attività a prescindere da ciò che è stato fatto. Un “copione” che sembra rispecchiare ciò che si è visto in questi ultimi mesi. Ad intervenire Gibilaro, Monella, Palermo, Hamel, Spataro, Civiltà e tanti altri pronti, quasi o tutti, ad accusare e criticare la relazione annuale, lontana dal programma elettorale presentato.

Soliti “screzi”, è la politica… così è se vi pare!!

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