Agrigento, il Consiglio Comunale approva il Bilancio
Seduta incentrata sulla Relazione Previsionale e Programmatica 2015/2017 – Bilancio di Previsione 2015 – Bilancio Pluriennale 2015/2017, quella di oggi del Consiglio Comunale di Agrigento che ha approvato lo strumento finanziario dopo un acceso dibattito.
Con 19 sì, 4 no (Palermo, Borsellino, La Scala e Carlisi) e 3 astenuti (Gibilaro, Iacolino e Civiltà) passa così il bilancio previsionale 2014 e quello pluriennale 2015/2017.
Presente il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto che con alcuni membri della giunta ha voluto ascoltare e intervenire sui propositi dell’amministrazione. Quasi un resoconto di un semestre incentrato sulle attività del governo comunale.
Nel suo intervento il primo cittadino ha ribadito come “c’è una stagione che vuole parlare alle attese della città. Davanti abbiamo una stagione difficile, ma esaltante. C’è spazio per il confronto e acquisire e mettere in pratica idee. Così avremo reso un buon servizio a noi stessi e alla città. L’unico errore sarebbe quello di cadere nel pantano. Noi non vogliamo cadere nel pantano, perchè per troppo tempo Agrigento ha vissuto nel pantano“. “Andremo avanti dritti sui nostri obiettivi; perchè saranno questi obiettivi a far fare un passo avanti a questa città“, conclude Firetto.
Un intervento pacato, basato sul coinvolgimento di tutto il civico consesso agrigentino.
Uno dei punti affrontati quello del rifacimento del Viale dei Pini. Punto, quest’ultimo che vedrà probabilmente l’abbattimento dei Pini lungo il viale per consentire il rifacimento del manto stradale, reso quasi inagibile per la presenza delle radici. Argomento questo, che per il coinvolgimento del consigliere William Giacalone, ha fatto “incassare” alla maggioranza il voto favorevole.
Della “maggioranza” solo il consigliere comunale del Ncd, Gerlando Gibilaro si è astenuto, sottolineando nel suo intervento come “il Consiglio Comunale non riesce a svolgere il ruolo di indirizzo e controllo. L’operazione verità di cui parla il sindaco costerà un taglio dei servizi di circa 1 milione e 150 mila euro in trent’anni, comportando minori servizi ai cittadini agrigentini”. Per il consigliere del Ncd “i cittadini si trovano oggi a pagare tributi locali ai massimi livelli di legge. Oltre al danno la beffa nel taglio dei servizi“.