Si tratta di: Calogero Maligno della parrocchia S. Giacomo Apostolo di Comitini, Giovanni Priolo della parrocchia Trasfigurazione di Palma Montechiaro, Giovanni Rinella della parrocchia S. Francesco di Canicattì e Salvatore Sutera della parrocchia B.M.V. dell’Itria di Favara.
“Gli elementi identicati per il discernimento – scrive in una lettera don Giuseppe Marciante – sono stati: il completamento del percorso scolastico, la spiritualità, la carità pastorale e la perseveranza dei candidati nella presenza nella vita ecclesiale diocesana e delle proprie comunità. Il Corso Teologico – continua don Marciante – vuole garantire una qualità formativa al cammino ecclesiale diocesano di tanti laici, uomini e donne, e aiutare le comunità parrocchiali a maturare una “fede adulta, pensata, capace di tenere insieme i vari aspetti della vita” (CEI Cvmc 50) e ad acquisire una vera conversione missionaria. È vero, come dicono i testi conciliari – continua don Giuseppe nella lettera – che appartiene all’identità e alla missione dei laici “rendere presente e operosa la Chiesa in quei luoghi e in quelle circostanze, in cui essa non può diventare sale della terra se non per loro mezzo” (LG n.33). Sarà proprio questo la missione che i quattro candidati all’accolitato svolgeranno a servizio della chiesa diocesana crescendo nella comunione e nella corresponsabilità pastorale di una chiesa in uscita che sa anche passare all’altra riva, come vuole il suo Signore”.