Agrigento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: tre arresti nell’operazione “Bed & Babies”
La Polizia di Stato di Agrigento, ieri 5 febbraio, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. Alessandra Vella, a carico di Pace Emanuele (classe 53), della moglie Miccichè Pierina (classe 57) ed il loro figlio Pace Visilij (classe 90), ritenuti responsabili, in concorso, del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, aggravato.
Personale della Squadra Mobile, diretta da Giovanni Minardi, ha sviluppato, per diversi mesi e fino all’inizio del 2019, un’articolata attività investigativa che ha permesso di accertare che un notevole flusso di soggetti che si recavano, al fine di consumare prestazioni sessuali, presso tre abitazioni site in questa Via Saponara e tutte riconducibili al nucleo familiare di Pace Emanuele; le indagini hanno permesso di verificare la consapevolezza degli arrestati circa le attività cui erano destinati i locali di Via Saponara, da parte di prostitute e transessuali che pagavano, per tale peculiare utilizzo, prezzi di affitto maggiorati, usufruendo anche dei servizi di supporto logistico degli odierni arrestati.
Le attività di P.G. sono state coordinate dal Sostituto Procuratore Elenia Manno, della Procura della Repubblica di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio.
Gli elementi probatori a carico dei congiunti Pace sono costituiti da attività di monitoraggio, perquisizioni, sequestri ed acquisizioni documentali, riscontri sui siti di incontri “hot” nella provincia di Agrigento.
Nel corso dell’indagine numerosi clienti, di diverse età e professioni, sono stati accompagnati alla Squadra Mobile ove hanno confermato il motivo delle loro “visite” in Via Saponara.
L’operazione ha coinvolto una ventina di operatori della Squadra Mobile, dell’U.P.G.S.P., della Polizia Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione.