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“Agrigento e i Chiaromonte, tra potere, magnificenza e devozione”: il 28 marzo si inaugura mostra nel centro storico della Capitale della Cultura

Sarà inaugurata il prossimo 28 marzo alle 10.30 la mostra “Agrigento e i Chiaromonte, tra potere, magnificenza e devozione” promossa dalla Presidenza della Regione tra le iniziative collegate ad Agrigento Capitale della Cultura 2025 e attuata dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi in collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi agrigentina.
Saranno presenti, tra gli altri, l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana Francesco Scarpinato, il direttore del Parco della Valle dei Templi Roberto Sciarratta, il presidente del Consiglio del Parco Archeologico Giuseppe Parello, il sindaco di Agrigento Francesco Micciché, la presidente della Fondazione Agrigento 2025 Maria Teresa Cucinotta e il prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo. Per l’Arcidiocesi saranno presenti il vicario generale don Giuseppe Cumbo e il direttore dell’Ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi di Agrigento don Giuseppe Pontillo.
L’iniziativa rappresenterà un percorso attraverso la storia, l’arte, l’architettura della città nel corso del Trecento, quando la città fu dominata dalla potente famiglia aristocratica la cui storia ebbe infatti inizio ad Agrigento, dal matrimonio tra Federico Chiaromonte e Markisia Prefolio.
Presto, cumulando cariche e spesso usurpando le prerogative regie, la famiglia nobiliare è giunta controllare alcune tra le principali città del Regno, compresa la capitale, Palermo, e ad estendere il proprio dominio su ampie porzioni di territorio, importanti anche dal punto di vista economico.
Agrigento ed il suo territorio rimasero però centrali negli interessi e nell’attività della famiglia, che vi impresse un’impronta indelebile grazie all’impulso dato all’ampliamento dello spazio urbano, alla costruzione di raffinati edifici, alla committenza di opere d’arte. La stretta collaborazione dei Chiaromonte col vescovo e il capitolo della Cattedrale, che si espresse anche con la fondazione e dotazione di chiese, ospedali o monasteri, favorì il radicamento della famiglia nella città e nel territorio.
Per riscoprire, in questo anno della Cultura, questo momento della storia di Agrigento, importante ma poco valorizzato, verrà proposto un percorso museale e multimediale articolato in tre diverse sedi nel centro storico della città: il Monastero di Santo Spirito, la Chiesa di San Lorenzo-Polo espositivo del Museo Diocesano e la Biblioteca Lucchesiana. I visitatori avranno la possibilità di ammirare per la prima volta anche alcuni reperti ad oggi inediti.
“Questa importante iniziativa – spiega il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi – rappresenta un momento di riscoperta della storia della città Capitale della Cultura e il loro legame con la famiglia dei Chiaromonte che offriamo non solo agli agrigentini ma ai tanti visitatori della Valle perché si rinsaldi il rapporto con il Colle della città”.
“La storia dei Chiaromonte è, a tutti gli effetti, una storia siciliana – commenta l’assessore Scarpinato – ed è importante ancor di più nell’anno di Capitale della cultura riscoprire questo straordinario patrimonio culturale e monumentale. Un’occasione per diversificare l’offerta turistica e garantire un prolungamento della visita ad Agrigento”.
“La mostra sui Chiaromonte è un’occasione per puntare l’attenzione su uno dei momenti storici più importanti per il nostro territorio – afferma don Giuseppe Pontillo – permetterà di potere visitare, oltre agli affreschi medievali della Cattedrale che sono esposti stabilmente al Museo Diocesano, anche alcuni brani fino ora non visibili, e pergamene trecentesche dell’Archivio capitolare della Cattedrale e un rarissimo Evangelistario custodito da sempre nello Steri grande oggi Seminario arcivescovile”.

 

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